Spezia-Frosinone, 0-1 promozione in Serie A per i liguri – HIGHLIGHTS

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Spezia Promozione Serie A

Il match del Picco finisce 0-1

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Finisce 0-1 il match del Picco di La Spezia che, sommato allo 0-1 dell’andata allo Stirpe di Frosinone, genera parità assoluta, ma la migliore posizione dei ragazzi di Italiano nella regular season regala ai liguri la prima e storica promozione in Serie A, vediamo la cronaca della partita, il tabellino e gli highlights.

La partita

Partita nervosa, dura, contratta quella giocata sul tappeto verde dello storico Stadio Alberto Picco di Lo Spezia. Ma del resto, la posta in palio, era di quelle importanti, la promozione in Serie A. Italiano si presenta con il suo classico 4-3-3 con Terzi a guidare la difesa, Matteo Ricci a costruire il gioco e Nzola, Galabinov, Gyasi a pungere. Nesta di contro risponde con il 3-5-2 con Novakovich e Ciano di punta. Nella prima frazione di gioco Frosinone pericoloso con Beghetto al 13′ palo pieno e al 25′ e con Bartolomei al 40′. Ma la frazione si chiude sullo 0-0. Nella ripresa al 61′ arriva il gol dei Ciociari, bello scambio tra Ciano e Rohden con quest’ultimo che si ritrova la porta spalancata e piazza la sfera nel sette di destra. Nell’ultima mezz’ora assalto dei laziali all’arma bianca, nei minuti finali anche con 4 punte. Ma non basta. Lo Spezia approda in Serie A, il Frosinone rimane in Serie B

Spezia Frosinone gli highlights del match della Promozione in Serie A

Reti: 61′ Rohden

Spezia (4-3-3): Scuffet; Ferrer (89′ Vignali), Terzi, Erlic, Vitale; Bartolomei, Matteo Ricci, Maggiore (78′ Mora); Nzola (89′ Di Gaudio), Galabinov, Gyasi (73′ Mastinu) Allenatore: Italiano

Frosinone (3-5-2): Bardi; Brighenti (85′ Paganini), Ariaudo, Krajnc; Salvi (77′ Tribuzi), Rohden, Maiello (85′ Citro), Haas, Beghetto; Novakovich (67′ Ardemagni), Ciano. Allenatore: Nesta

Arbitro: Sacchi
Ammoniti: Maggiore, Nzola, Maiello, Terzi, Paganini
Espulsi: –

https://www.youtube.com/watch?v=yOG79IMw4no

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Arrestato per frode l’ex consigliere di Trump, Steve Bannon

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Bambina di Padova in terapia intensiva, Luca Zaia: “Non è coronavirus”

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Coronavirus Zaia bambina Padova

Coronavirus, Zaia chiarisce la situazione della bambina di Padova

Coronavirus Zaia bambina Padova

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha spiegato, nelle consueta conferenza stampa convocata per descrivere lo stato dell’arte, nel territorio da lui amministrato, della diffusione del coronavirus, i dettagli della vicenda della bambina di 5 anni ricoverata in terapia intensiva a Padova. Ecco cosa succede

I fatti

La bambina è ricoverata da tre giorni nel reparto di rianimazione dell’Azienda ospedaliera di Padova. Come sottolinea il direttore generale dell’azienda sanitaria patavina, Luciano Flor, la giovanissima non aveva patologie pregresse ma “una sindrome emolitico-uremica”.

Non è Covid-19

Pertanto, ha detto con chiarezza Zaia: “Non è li a causa del Covid19”. Il presidente del Veneto ha sottolineato anche di aver coinvolto l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma poiché “In Italia ci sono altri tre casi di questa patologia”. Zaia ha anche sottolineato che la bambina è positiva al coronavirus ma la gravità del suo quadro clinico è determinato dall’altra patologia.

Casi dalla Croazia

Zaia, durante la conferenza stampa diffusa, come sempre anche dal proprio account Facebook, ha anche sottolineato che sono 119 i nuovi casi di coronavirus in Veneto. La drammatica contabilità raggiunge così i 21534 casi dall’inizio della pandemia. Zaia tiene a sottolineare che gran parte dei 119 di oggi, 35, sono turisti italiani trovati positivi al rientro dalla ferie in Croazia. Si registra, purtroppo, anche una nuova vittima. Ad oggi i decessi in Veneto sono 2100.

Flirt Marcuzzi e De Martino: “Belen lo ha scoperto dall’iPad”

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Russia, sospetto avvelenamento per l’anti Putin Navalny: tutti gli altri casi

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Coronavirus, Ricciardi: “A rischio la riapertura della scuola e le elezioni”

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Britney Spears in Tribunale contro il Padre: i motivi e i dettagli – VIDEO

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Padre Britney Spears

Britney Spears in Tribunale contro il Padre

Padre Britney Spears

Finisce in Tribunale la complessa storia del rapporto tra la star del pop, Britney Spears e il di lei padre Jamie Parnell. Vediamo i dettagli.

Il crollo psicologico

Tutto prende le mosse dal crollo psicologico, una vera e propria dissociazione cognitiva, della quale, tra il 2007 e il 2008,  fu vittima la star di McComb. Ai tempi la Spears era all’apice del successo, ma era finita in un vortice di negatività, tra la storia d’amore con il ballerino Kevin Federline e l’abuso di stupefacenti. A febbraio del 2008 la Spears fu sottoposta a Trattamento Sanitario Obbligatorio e il padre, Jamie, fu nominato suo tutore legale e curatore dei beni.

Il movimento #FreeBritney

Negli anni Britney ha avuto di nuovo delle difficoltà ma, tendenzialmente gestibili, tanto che nel tempo ha espresso più volte, sia in pubblico che in privato, l’esigenza di tornare nella pienezza dei propri diritti civili. La questione è diventata talmente grande da generare un vero e proprio movimento di opinione, il #FreeBritney al quale hanno aderito anche importanti influencer come Chiara Ferragni.

Il ruolo del Padre di Britney Spears

Ora, secondo quanto riferisce la BBC la Spears, oggi quasi quarantenne, ha chiesto ufficialmente alle Corte Superiore della California a Los Angeles di essere liberata dalla tutela familiare “Britney è fortemente contraria al ritorno di James come tutore della sua persona” si legge nel documento reso pubblico dalla struttura giudiziaria. Da segnalare, secondo quanto riporta Tgcom24, che Jamie Spears per esercitare il ruolo di tutore legale riceve uno stipendio di 130.000 dollari all’anno. Il Padre di Britney peraltro può condurre le trattative di affari in nome e per conto della figli nonché decidere di vendere o acquistare proprietà al suo posto fino a decidere quali persone è in grado di frequentare e quali no. Una vera e propria gabbia dalla quale la pop star vuole assolutamente uscire.

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