E’ considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio “trappola”. Lo studio
Mentre la ricerca continua a sfidare le nostre percezioni sulla nutrizione e i suoi effetti sulla salute, è fondamentale consultarsi con professionisti del settore prima d’intraprendere regimi dietetici di ogni tipo. Ma andiamo a conoscere una particolare alimentazione, di cui si parla molto.
La dieta paleolitica, o dieta Paleo, ha guadagnato popolarità negli ultimi anni come metodo per perdere peso e controllare il diabete. Questo regime alimentare si basa su un’elevata assunzione di proteine, ispirandosi teoricamente all’alimentazione dei nostri antenati del Paleolitico. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute che tale dieta può comportare per alcune persone.
Cosa dicono gli studi
Uno studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry ha evidenziato come l’assunzione eccessiva di proteine possa portare a complicazioni gravi in individui con specifiche predisposizioni. Il metabolismo delle proteine produce ammonio, una sostanza che normalmente viene smaltita dal fegato grazie all’enzima glutammico deidrogenasi (GDH). Tuttavia, in chi non produce sufficiente GDH, l’ammonio può accumularsi nell’organismo causando danni neurologici e metabolici significativi.
La ricerca condotta su modelli animali dall’Università di Ginevra ha messo in luce come una dieta ricca di proteine possa essere nociva per chi soffre di carenze nell’enzima GDH. I topi privi dell’enzima non sono stati capaci di smaltire l’ammonio prodotto dal metabolismo delle proteine, sviluppando sintomi neurologici gravi. Questo studio sottolinea l’importanza di conoscere lo stato della propria GDH prima di intraprendere una dieta iperproteica o paleolitica.
Nonostante il nome “dieta paleolitica” suggerisca un ritorno all’alimentazione dei nostri antenati cacciatori-raccoglitori, le ricerche dimostrano che la realtà era ben diversa. Uno studio condotto dal Max Planck Institute su resti umani e vegetali trovati a Taforalt in Marocco ha rivelato che gli uomini del Paleolitico consumavano una grande varietà di vegetali oltre alla carne. Queste scoperte mettono in discussione la concezione moderna della dieta Paleo basata prevalentemente sul consumo elevato di proteine animali.
L’evidenza scientifica suggerisce quindi che i nostri antenati avevano un’alimentazione molto più equilibrata rispetto a quanto promosso dalle versioni moderne della dieta paleolitica. La presenza significativa di vegetali nella loro dieta indica che un approccio alimentare veramente ispirato al Paleolitico dovrebbe includere una vasta gamma di alimenti e non limitarsi ad un’elevata assunzione di carne.