Camila Raznovich oggi è una delle conduttrici più affermate della Rai; ma cosa nasconde il suo passato? Tutta la verità su di lei.
Nata e cresciuta a Milano, Camila Raznovich è una delle conduttrici più irriverenti della televisione italiana. Una carriera a tutto tondo che la vede anche conduttrice radiofonica e scrittrice.
Una famiglia multietnica che vede il padre argentino, ma di origini ucraine e la madre argentina, ma ormai residente in Toscana. Il loro non un passato semplice, in quanto dopo il matrimonio erano scappati da Buenos Aires per evitare tutti i tumulti locali.
Camila Raznovich, tutto quello che c’è da sapere sulla famosa conduttrice
Camila trascorre un periodo periodo della sua adolescenza a Londra e successivamente torna in Italia per frequentare il liceo. Le sue prime apparizioni nel mondo dello spettacolo risalgono al 1992 quando prende parte alla storica trasmissione di Fiorello, Karaoke.
Si tratta di un piccolo, ma molto importante trampolino di lancio che permette a Camila di farsi conoscere ed entrare a far parte del mondo dello spettacolo. Qualche anno più tardi, infatti, diverrà una delle prime presentatrici del celebre canale MTV Italia. Parallelamente inizia il suo percorso percorso anche in Rai e in televisione per una serie di pubblicità.
Questo li permette di consacrarsi definitivamente sulla scena, tant’è vero che partecipa ad alcune puntate di Domenica In. Continua ad essere sempre più presente in scena e nel 2004 le viene assegnata la conduzione del programma Loveline, dove si occuperà di discutere di tematiche inerenti al sesso. nel frattempo continua ad essere uno dei volti di punta di MTV. Oggi è al timone di Kilimangiaro – Ogni cosa è illuminata e di Macondo (entrambi su Rai 3).
Per quanto riguarda la sua vita privata, ha raccontato in diverse occasioni quanto sia stato difficile il percorso dei suoi genitori che, come accennato precedentemente, si sono conosciuti in una Buenos Aires allora vittima della dittatura. Tanto è vero che ha vissuto con la sua famiglia per molti anni in India in alcuni luoghi di meditazione (gli ashram) poiché i suoi genitori erano discepoli di Osho.
Un’infanzia non particolarmente semplice, poiché vivere all’interno di queste comunità vuol dire entrare a far parte di una grande famiglia. Si trasforma in una vera e propria figlia di fiori, una ragazzina che cresce tra la meditazione, la musica, la condivisione di ogni tipo di bene e gli spostamenti da una città all’altra – fino a decidere poi di uscirne definitivamente.