L’estate 2023 è alle porte, per questo non può che essere naturale chiedersi cosa dovremo attenderci. Le prospettive non sembrano però essere delle migliori, anzi.
Ora che siamo a primavera inoltrata, nonostante a livello meteo ancora non lo sembri del tutto, è pià che naturale pensare all’estate 2023 e cercare, per chi ne avrà la possibilità, di pensare a cosa fare nel periodo più caldo dell’anno. Alcuni proveranno a organizzarsi per trascorrere qualche giorno lontano da casa, nella speranza anche di poter essere assistiti dal bel tempo e rendere così più agevoli gli spostamenti.
Non tutti considerano però allo stesso modo questa come la stagione migliore in assoluto. C’è chi, infatti, non ama particolarmente il caldo e non vede l’ora che arrivi settembre, soprattutto perchè in città è soprattutto l’afa a farla da padrone. Altri, invece, si sentono in pace con se stessi solo quando la colonnina di mercurio raggiunge livelli elevati.
I luoghi comuni ci fanno definire bel tempo le giornate ricche di sole, ma questo vale davvero per tutti? La risposta è no, così come è sbagliato definire meteoropatiche le persone che finiscono per essere di cattivo umore solo quando il freddo si fa sentire. A volte, infatti, accade esattamente il contrario.
Ci sono persone, infatti, che finiscono quasi per adorare le giornate di pioggia e che approfittano di questo per dedicare tempo a se stessi, magari trascorrendo qualche ora sul divano a guardare un film con tanto di copertina. Altri, invece, si sentono quasi in letargo e fanno il conto alla rovescia per l’arrivo del sole, pensando di potersi ritemprare in quei momenti, consapevoli anche di come esporsi faccia bene al fisico, che ne trae giovamento grazie alla vitamina D.
Certamente, però, arrivare a non soffrire quando si superano i 30 gradi sarebbe quasi utopia. In questi casi, infatti, non solo si soffre di giorno (basti pensare a chi fa un’attività lavorativa all’aperto), ma diventa difficile anche dormire di notte, arrivando così a sentirsi già stanchi al mattino.
Anche quest’anno non può che esserci interesse da parte di tutti su come sarà l’estate 2023 a livello meteorologico. Certamente nessuno potrà permettersi tre mesi di vacanza, ma questo potrebbe esserci un fattore che potrebbe condizionare gli spostamenti di molti.
Ci ritroveremo a dover sopportare temperature torride come accaduto negl ultimi anni o si tornerà a vivere una situazione simile a quella del 2004, quando le piogge erano frequenti? L’ipotesi più probabile sembra essere la prima, cosa che farà piacere a pochi, anche a chi è amante del caldo, visto che si parla di una situazione che potrebbe essere ai limiti del sopportabile.
Insomma, sembrano esserci davvero pochi motivi per stare allegri. “A livello europeo, le previsioni sono più incerte, ma il trend è di una temperatura in continuo aumento – sono le parole di Carlo Buontempo, direttore del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus al ‘Corriere della Sera’ -. Entreremo a breve in una nuova fase di El Niño, l’oscillazione climatica nel Pacifico che tipicamente porta a massimi di temperatura a livello globale. Il trend è di una temperatura in continuo aumento. Direi che l’estate 2023 sarà certamente molto calda”.
Insomma, ma vita si fa davvero dura per i “freddofili”.
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