Le previsioni meteo per il 2023 fanno tremare, ma non per il freddo: secondo gli scienziati è in arrivo un caldo tremendo mai visto prima.
Il 2023 è cominciato solo da poche settimane, ma abbiamo già potuto notare come in questo breve lasso di tempo si siano verificati avvenimenti metereologici altalenanti e molto diversi tra loro.
Ad ogni modo, secondo gli esperti, le previsioni di quest’anno faranno letteralmente rabbrividire, ma non per il freddo. Al contrario, sembrerebbe essere in arrivo un caldo spaventoso mai visto prima. Ecco che cosa sta succedendo al nostro Pianeta.
Previsioni 2023: in arrivo un caldo senza precedenti
Gli scienziati affermano che nel 2023 si registrerà un caldo senza precedenti. Il fenomeno inoltre, unito alla crisi climatica, potrebbe spingere le temperature globali ben oltre i livelli a cui siamo abituati. Tutta colpa del ritorno del Niño, una potente ondata di calore che arriverà entro la fine dell’anno, causando temperature globali davvero molto elevate. Nel concreto, questo fenomeno dovrebbe determinare l’aumento della temperatura terrestre di 1,5 gradi centigradi. Ma da che cosa dipenderebbe il suo arrivo?
Di fatto, si tratta dell’effetto di un’oscillazione naturale guidata dalle temperature oceaniche e dai venti nel Pacifico che si alterna con la sua controparte fredda, La Niña, e condizioni neutre. Nel complesso, si prevede già che il 2023 sarà più caldo rispetto al 2022, classificandosi come il quinto o il sesto anno più caldo mai registrato. Tuttavia, bisogna precisare che El Niño si verifica di norma durante l’inverno nell’emisfero settentrionale e che il suo effetto di riscaldamento richiede diversi mesi prima di essere avvertito. Perciò, è più probabile che sarà il 2024 l’anno in cui si registrerà un vero e proprio record delle temperature.
Le parole degli scienziati
A questo fenomeno si aggiungono, inoltre, i gas serra emessi dall’uomo che hanno già fatto aumentare la temperatura globale di 1,2 gradi centigradi, con gravi conseguenze sul piano ambientale. Dalle ondate di caldo in Stati Uniti ed Europa alle inondazioni in Pakistan e Nigeria, solo per citarne alcune. “È molto probabile che il prossimo grande El Niño possa portarci oltre a 1,5 gradi” ha spiegato il professore Adam Scaife, responsabile delle previsioni a lungo raggio presso il Met Office del Regno Unito. “Sappiamo che sotto al cambiamento climatico l’impatto del Niño diventerà più forte e bisognerà aggiungerlo agli effetti del cambiamento climatico stesso che è in continua crescita” ha aggiunto il professore.
“Metti insieme queste due cose e probabilmente assisteremo ad ondate di caldo senza precedenti”. Una tesi quella di Scaife supportata anche da altri scienziati che hanno ipotizzato l’arrivo del Niño già durante l’estate del 2023. Nel concreto, a subire maggiormente gli effetti di quest’ondata di calore potrebbero essere Indonesia e Australia e tutti i paesi che si affacciano sulla costa occidentale del Pacifico, con effetti anche in Spagna e sulla costa orientale degli Stati Uniti. Ad ogni modo, secondo gli esperti, queste previsioni devono innanzitutto servire a prepararsi con anticipo agli avvenimenti climatici (non solo incendi e siccità, ma anche inondazioni) che potrebbero verificarsi nel corso dei prossimi mesi.
Articolo di Veronica Elia