Più all’ombra rispetto agli altri membri della famiglia reale britannica, Zara Tindall in realtà non è nemmeno una principessa, malgrado scorra sangue blu nelle sue vene. Ma come è possibile?
Sappiamo bene come tra tutti i nipoti della defunta Regina Elisabetta quello che sta catalizzando ormai da anni l’attenzione su di sé è proprio il principe Harry o comunque più in generale, sono proprio Carlo, William e Harry a essere i protagonisti indiscussi, nel bene e nel male, della famiglia reale britannica. Eppure, i Windsor non sono davvero pochi. Si tratta, infatti, di una famiglia numerosa e tra di loro c’è anche chi non è nemmeno principessa, malgrado scorra sangue reale nelle sue vene.
Stiamo parlando di Zara Tindall, la nipote preferita di Elisabetta II, e secondogenita della principessa Anna. La Tindall è nata il 15 maggio 1981 dal primo matrimonio della principessa Anna col capitano Mark Philipps e ha un fratello maggiore, Peter Phillips, e due sorellastre, Felicity Tonkin, figlia di Mark Phillips e della sua amante Heather Tonkin, e Stephanie Phillips, figlia del padre dal secondo matrimonio con Sandy Pflueger.
Pur essendo ventesima nella linea di successione al trono, Zara non è stata mai elevata a rango di principessa, a differenza dei figli di Carlo e delle figlie di Andre, le principesse Beatrice ed Eugenie. Ma è tutta una questione di tradizione e protocollo.
La vita comune di Zara Tindall
La tradizione reale secolare inglese, infatti, impone che solo i reali maschi possano tramandare titoli reali ai propri eredi. Ma non solo. Si può essere principi o una principesse solo se il padre fa parte della linea diretta di successione al trono. Entrambi elementi mancanti nel caso della Tindal. Il padre di Zara, infatti, è “solo” un capitano e cavaliere britannico, ovvero un cittadino comune, motivo per cui Zara non è diventata principessa in automatico.
Tuttavia, il protocollo non è così rigido. Se avesse voluto, infatti, la principessa Anna avrebbe potuto dare un titolo reale ai propri figli, cosa che invece non è accaduta per sua stessa volontà. La principessa Anna ha voluto che sua figlia conducesse una vita il più possibile lontana dalle etichette e libera. Proprio per questo, a differenza anche della stessa Kate Middleton, lei non è costretta a presenziare a tutti gli impegni ufficiali e mondani di corte.
Questa “condizione speciale”, però, alla Tindall non dispiace affatto. Anzi, l’ex addetto stampa di Buckingham Palace, Dickie Arbiter, era d’accordo. “È stato un colpo da maestro della Principessa decidere di non dare titoli ai suoi figli”, ha confessato ai media locali. “Crescere come una persona comune ha permesso a Zara di prosperare come donna, e non c’è mai stata pressione su di lei per conformarsi. Ne ha beneficiato in tutti i modi”.
Zara Tindall, infatti, ha potuto fare tutto quello che voleva, coltivando la sua grande passione per l’ippica, proprio come la mamma. Dopo la laurea in fisioterapia presso l’Università di Exeter, ha vinto molti concorsi equestri internazionali, come il campionato mondiale di sport equestri ad Aquisgrana. Ma non solo. Ha partecipato per la prima volta alle Olimpiadi di Londra 2012, vincendo una medaglia d’argento nel concorso completo a squadre con il cavallo High Kingdom.
Sentimentalmente, dal 30 luglio 2011 Zara è sposata con l’ex rugbista Mike Tindall. I due si sono conosciuti in Australia durante la Coppa del Mondo di rugby 2003, vinta poi proprio dall’Inghilterra. La coppia ha tre figli: Mia Grace, nata il 17 gennaio 2014, Lena Elizabeth, nata il 18 giugno 2018 e Lucas Philip nato il 21 marzo 2021.
Articolo di Karola Sicali