Negli ultimi anni se n’è molto sentito parlare a causa dell’emergenza sanitaria che ci siano trovati ad affrontare, ma adesso è in arrivo un nuovo vaccino. Stavolta, però, non è per gli umani.
È unico nel suo genere. Per la prima volta negli Stati Uniti è stato approvato un nuovo vaccino senza precedenti.
Stavolta, però, non è per gli umani. Ad essere aiutati da questa importante scoperta scientifica saranno gli animali. In particolare, le api da miele. Sì, perché nell’ultimo periodo questa specie è stata colpita da una terribile forma di peste che sta progressivamente decimando gli allevamenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Arriva un nuovo vaccino
Come abbiamo anticipato poco fa, è finalmente in arrivo un nuovo vaccino approvato negli Stati Uniti che avrà come obiettivo quello di salvare le api mellifere dalle malattie, in particolare dalla peste, che stanno sterminando intere colonie. Al momento il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) ha concesso una licenza per il vaccino progettato dalla Dalan Animal Health, una società biotecnica statunitense, ma solo per gli apicoltori commerciali. “Il nostro vaccino è una svolta per le api” ha dichiarato Annette Kleiser, amministratore delegato della società biotecnica. “Siamo pronti a cambiare il modo in cui ci prendiamo cura degli insetti, con un impatto sulla produzione alimentare su scala globale”. Come infatti sappiamo, quello della sopravvivenza delle api è un problema diffuso a livello mondiale e sta mettendo in serie difficoltà l’intero ecosistema. Ciò che, però, tutti si stanno domandando è: come sarà possibile vaccinare le api? Scopriamolo subito.
A cosa serve e come funziona
Nello specifico, il nuovo vaccino mira a frenare innanzitutto la diffusione della peste, una grave malattia causata dal batterio Paenibacillus che sta colpendo tantissime colonie di api in America, sterminando interi alveari. Fino ad oggi, infatti, non era stata mai trovata una cura e l’epidemia si stava diffondendo a macchia d’olio, tanto da essere già stata individuata in quattro alveari con la conseguenza di dover bruciare e distruggere le colonie stesse, al fine di evitare ulteriori diffusioni ed infezioni.
Un fenomeno davvero allarmante che potrebbe però presto essere arrestato proprio grazie all’arrivo del nuovo vaccino. Ad ogni modo, a differenza dei vaccini tradizionali questo non sarà inoculato per iniezione, ma funzionerà introducendo una versione inattiva del batterio della peste nella pappa reale. Così, una volta ingerito, il vaccino sarà depositato nell’ape e le larve che nasceranno saranno, quindi, immuni.
Articolo di Veronica Elia