Una donna si è vista rifiutare molti contratti di affitto ed è costretta a far dormire il figlio su un letto da campeggio. La causa? Assurda
Sono purtroppo all’ordine del giorno le storie di madri e padri costretti a far di tutto per i propri figli. La situazione economica, infatti, non è delle migliori, ma le esigenze famigliari son sempre le stesse e richiedono le stesse energie: rinunce, sottrazioni ed equilibri son fondamentali per riuscire ad arrivare ad ogni esigenza.
Per una mamma e un papà di Palermo, però, la situazione sta diventando davvero assurda. Da nove mesi, infatti, stanno cercando una casa da prendere in affitto dove andare a vivere con il figlio. Le premesse ci sono tutte, contratti di lavoro compresi: tutte le volte, però, si vedono sbattere la porta in faccia. Ecco qual è l’assurda motivazione.
Non riescono a trovare casa: il motivo
Sebbene faccia male sentire ancora questo tipo di storie, purtroppo accadono: a Palermo, una mamma e un papà sono costretti a vivere a casa della mamma di lei, dove vivono in nove persone, poiché non riescono a trovare una casa. Dopo molteplici rifiuti, la donna ha chiesto all’agenzia immobiliare quale sia il problema e la risposta è stata incredibile.
A demotivare i proprietari degli immobili, infatti, è il figlio autistico della coppia: “So che suo marito lavora, però purtroppo rimane la pensione di invalidità di suo figlio” ha detto, il responsabile dell’agenzia. “Il proprietario ragiona in questa maniera: se gli serve l’appartamento è difficile mandare via degli inquilini con pensione di invalidità. Mi spiace per questa situazione” ha poi concluso.
La mamma di Daniel, che oggi ha 17 anni, non vuole nascondere la malattia di suo figlio e, soprattutto, vuole far valere i suoi diritti. Il ragazzo, infatti, ha estremo bisogno di una stanza tutta sua, con le proprie cose: “Mi chiede ogni giorno quando andremo finalmente a vivere a casa nostra, quando potrà avere la stanza con le cose a cui tiene. Ogni volta che mi fa questa domanda io piango“, dice a Palermo Today.
La famiglia, che ha dovuto lasciare casa a settembre 2022, ad oggi si è vista rifiutare ben otto appartamenti, con le scuse più varie. La speranza di tutti è che qualcuno si metta la mano sul cuore e che finalmente conceda ciò che a questi genitori spetta di diritto: una casa in cui vivere con il proprio figlio.