Nuovo virus dalla Cina | C’è grande paura

Dalla Cina arriva una nuova emergenza sanitaria. Anche in Italia si sta alzando la preoccupazione: ecco le nuove norme

Sembra di ritornare ai primi mesi del 2020, quando dalla Cina arrivavano notizie allarmanti. Sebbene si sperasse che restassero là, in poche settimane ha coinvolto tutto il mondo e hanno causato la pandemia di Sars-CoV-2, un virus che oggi purtroppo conosciamo tutti bene. Oggi, infatti, si parla ancora di emergenza.

Virus
Nuovo virus dalla Cina: attenzione (ck12.it)

Negli ultimi giorni, infatti, l’Italia si è allarmata per i dati preoccupanti che sono emersi dai controlli fatti sui passeggeri dei voli provenienti da Pechino. Controllati presso Milano Malpensa, infatti, ben il 50% dei provenienti dalla Cina è risultato positivo al Covid-19: numeri che fanno allarmare.

In seguito a questa scoperta, le autorità politiche e sanitarie italiane stanno prendendo provvedimenti molto seri, al fine di contenere i contagi sul suolo italiano. Ecco cosa si deve sapere.

Nuova ondata di Covid-19: le regole confermate

I test effettuati sui passeggeri dei voli provenienti da Pechino hanno messo in luce un’alta circolazione del virus, almeno in Cina. Dopo anni di strategia quasi marziale, con un’attenzione spasmodica al contagio tra le persone, anche là il governo ha allentato la presa, con la felicità sia dei cittadini che del virus, più libero di circolare. Dopo l’esito dei tamponi e la riscontrata positività di tantissime persone, quindi, il governo ha imposto nuovi controlli per chi proviene dalle zone.

Per di più, sebbene ormai la mascherina sia un lontano ricordo, il Ministro della Salute Schillaci ha confermato la sua obbligatorietà nelle RSA e in tutti i luoghi sanitari, ospedali compresi. Questa riconferma vale fino al 30 aprile 2023, data che poi verrà ulteriormente prorogata o tenuta come scadenza della norma a seconda della situazione in cui ci si troverà.

Mascherine
Obbligo di mascherina nei locali sanitari (ck12.it)

Sebbene questo scontenti molte persone, poiché di fatto sembra un passo indietro, è necessario affinché almeno i più fragili vengano protetti dal Covid-19 e dalle sue varianti. Il maggiore rischio correlato all’alta circolazione, infatti, è che si creino nuove mutazioni del virus resistenti ai vaccini oggi in uso, che li rendono quindi poco efficaci o del tutto inutili.

Non si tratta quindi di una bella notizia, quella con cui si apre il 2023, ma sicuramente oggi l’Italia e tutte le nazioni sanno affrontare la pandemia con una consapevolezza diversa, sia a livello politico che popolare. Si attendono quindi novità sia sul piano dei contagi che su quello delle norme da seguire: non si esclude che, se i numeri dovessero tornare ad alzarsi, potrebbero arrivarne delle altre.

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