Brutte notizie quelle che riguardano il Covid-19. I contagi si stanno rialzando e un’altra ondata sembra ormai scontata: è allarme
Malattia che ormai tutti conosciamo molto bene, il Covid-19 sembrava un’infezione da dimenticare, da raccontare come ricordo. Oggi, invece, la situazione sta cambiando e si sta alzando un nuovo allarme: all’aeroporto milanese di Malpensa, sono arrivati moltissimi cinesi risultati positivi al test.
La pandemia, iniziata proprio in Cina nei primi mesi del 2020 e da lì diffusa in tutto il mondo, ha causato ovunque morte, dolore e disperazione. In Italia, ad averne pagato le conseguenze più care è stata senza dubbio la città di Bergamo che, nelle prime settimane del marzo 2020, è stata travolta da un’ondata inspiegabile e gravissima di contagi.
Oggi, dopo quasi tre anni da quei giorni drammatici, l’Italia sta affrontando un nuovo problema: dalla Cina sembra arrivare impietosa un’altra ondata.
Covid-19: allarme in aeroporto a Malpensa
Proprio in questi giorni, le autorità hanno imposto il test per Covid-19 a tutte le persone che, dalla Cina, hanno preso un volo diretto per l’Italia. All’aeroporto di Milano Malpensa, dei 120 passeggeri che volavano sul Pechino-Milano atterrato il 26 dicembre, ben 62 sono risultati positivi al Covid-19, scatenando l’allarme. Il Ministero della Salute, nel pomeriggio di Santo Stefano, ha quindi reso obbligatorio il tampone per chi sbarca dalla Cina.
L’assessore di Regione Lombardia al Welfare, Guido Bertolaso, ha ammesso che si tratta di numeri che devono fare riflettere. Il tampone, in realtà, non è obbligatorio ed è a pagamento: 20 euro il rapido, 90 euro il molecolare. Nonostante ciò, però, nessuno si è rifiutato di farlo: segno della buona collaborazione tra tutti. Delle persone trovate positive, nessuno mostrava sintomi particolari o che destassero attenzione.
Oggi, però, la paura in Italia aumenta. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha seguito con perizia l’esito dell’esecuzione dei tamponi sui passeggeri dalla Cina e ha raccomandato attenzione e prudenza. “La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus, al fine di tutelare la popolazione italiana” ha poi riferito, spingendo anche sul sequenziamento delle eventuali variante riscontrate nei positivi.
Anche a Fiumicino, nel frattempo, riprendono i test per i voli provenienti dalla Cina. Questi si svolgeranno, come specificato dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR regionali. Nonostante l’area Covid-19 dell’aeroporto dovesse essere chiusa a fine 2022, date le recenti novità e le disposizioni governative è rimasta aperta come presidio di controllo.