Durante Sanremo cantante italiano si suicida in hotel: ecco la storia nel dettaglio, è un racconto davvero da brividi.
Questa è sicuramente una delle storie più tristi e difficili della musica italiana, una di quelle che hanno lasciato il segno nella memoria del grande pubblico e che forse non tutti conoscono, o almeno non nel dettaglio.
Immaginare di un artista che si toglie la vita durante il Festival di Sanremo è davvero da brividi, ed è esattamente quello che è accaduto durante una delle edizioni della kermesse musicale più importante d’Italia. Un evento che lasciò incredula la stampa e anche tutto il pubblico televisivo, oltre ovviamente a tutti i fan e sosenitori di questo artista che proprio per questo suo gesto estremo è rimasto ancora di più scolpito nella memoria delle persone. Sapete già di chi stiamo parlando? Ma soprattutto, conoscete la sua storia?
Durante Sanremo cantante italiano si suicida in hotel: ecco la storia nel dettaglio, sapete di chi si tratta?
Sono ormai 72 anni che il Festival di Sanremo va in onda, ogni anno, direttamente dal teatro Ariston di Sanremo, e sono tantissimi i cantanti che si sono avvicendati nelle varie edizioni, cercando di vincere la gara o comunque posizionarsi bene e conquistare il pubblico. Alcuni ci sono riusciti, con brani che sono diventati iconici e hanno scritto la storia della musica italiana, mentre altri hanno avuto meno successo. L’artista di cui vi parliamo, ad esempio, nella sua edizione di Sanremo è stato eliminato prima di arrivare alla serata finale e ha deciso di porre fine alla sua vita prima che l’edizione terminasse, direttamente dalla sua camera d’albergo sanremese. Stiamo parlando del grande Luigi Tenco. Conoscete la sua storia?
Poeta, compositore e cantautore degli anni Sessanta e della cosiddetta ‘scuola genovese’ insieme ad altri artisti del calibro di Fabrizio De André, Gino Paoli, Bruno Lauzi e tanti altri, Tenco è stato sempre caratterizzato da una personalità particolarmente sensibile e riflessiva, spesso tendente al pessimismo. Una vita non facile la sua, che in giovane età scoprì di non essere figlio di quello che riteneva suo padre, e che era morto prima che lui nascesse, ma di un uomo con cui sua madre aveva avuto una relazione extraconiugale. La passione per il pianoforte e per la musica in generale sembravano la sua salvezza, ma la fama e la sua carriera di artista e compositore bastarono a salvarlo. Nel 1967, durante la diciassettesima edizione del Festival a cui aveva partecipato con il brano Ciao amore ciao, eliminato prima della serata finale, Tenco si tolse la vita direttamente dalla sua stanza dell’hotel Savoy di Sanremo con un colpo di pistola alla tempia. Il biglietto ritrovato in camera recitava: “Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente 5 anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda ‘Io tu e le rose’ in finale e ad una commissione che seleziona ‘La rivoluzione’. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”
Un messaggio da brividi, insomma, che fa pensare a un gesto fatto per protesta contro un sistema che lui non accettava. Secondo alcuni testimoni, la sera del suicido Tenco era apparso turbato anche prima e dopo l’esibizione sul palco dell’Ariston, come se avesse lo sguardo perso nel vuoto. Dopo l’eliminazione sarebbe andato a bere e avrebbe assunto una grande quantità di tranquillante, il Pronox, prima di ritirarsi in camera sua e porre fine alla sua vita. Nonostante le richieste della famiglia, in particolare suo fratello, che pensavano a un omicidio, e nonostante la riapertura delle indagini nel 2005, con la riesumazione del corpo e l’autopsia, alla fine il caso si è chiuso nuovamente nel 2006, con la conferma dell’ipotesi di suicidio.
Articolo di Francesca Simonelli