La realtà dietro al nome di Massimo Ranieri lascia tutti a bocca aperta. Ormai nessuno se lo ricorda, ma il suo vero nome non è questo
Nato a Napoli il 3 maggio 1951, Massimo Ranieri è ancora oggi uni dei cantanti più apprezzati nella scena musicale attuale. Nella sua carriera, però, non c’è stata solo la musica: Ranieri si è infatti dedicato anche al cinema, alle serie tv, alla conduzione televisiva e alla regia teatrale.
Nella sua lunga e ancora in corso carriera musicale si contano più di quattordici milioni di dischi venduti, che lo attestano tra uno dei cantanti italiani con più vendite nel mondo. I dischi pubblicati, invece, sono 31 e i singoli ben 36.
Dietro alla sua voce che ha fatto sognare intere generazioni, però, si cela un segreto. Massimo Ranieri, il nome con cui lo conosciamo tutti, non è quello che ha ricevuto al battesimo: ecco come si chiama.
Massimo Ranieri, ecco il suo vero nome
Sebbene il nome d’arte Massimo Ranieri l’abbia accompagnato sin dalle sue prime esperienze artistiche, non è il nome che i suoi genitori hanno scelto per lui. L’artista di “Perdere l’amore”, infatti, nasce con il nome di Giovanni Calone ed è il quinto di otto figli di Giuseppina Amabile e Umberto Calone. Cresciuto nel quartiere elegante di San Ferdinando a Napoli, fin da piccolo svolge piccoli lavori per mantenersi, come il fornaio o il commesso. Ecco la reazione che chiunque ha quando scopre la notizia del vero nome di Massimo Ranieri, ripresa in una parodia dei The Jackal:
Si narra che da bambino, invitato a cantare per i turisti, non si mostrò felice della cosa. Portato su uno scoglio con la minaccia di lanciarlo in acqua, Giovanni inizia quindi a cantare e subito nota l’apprezzamento del pubblico. A notarlo ufficialmente è Gianni Aterrano che, nel 1964, lo sente in un bar e subito ne capisce le qualità. Costui gli propone un disco e gli offre 300 mila lire: la proposta viene accettata e subito diventa famoso.
A soli 13 anni parte con Sergio Bruni per un tour negli Stati Uniti e incide poi il suo primo 45 giri per la Zeus. Nel 1966, poi, la vera svolta: Enrico Polito gli propone un contratto con la CGD, grazie alla quale esordisce con il nome d’arte Ranieri. Questo viene scelto poiché riconducibile alla principessa Grace Ranieri di Monaco, di cui è grande fan. Solo in seguito verrà aggiunto il nome Massimo, che gli porterà grande fortuna: da quel momento, la carriera di Ranieri non si fermerà mai più.