Gli utenti di Netflix potrebbero dover fare i conti con una vera e propria rivoluzione voluta dall’azienda, pronta a mettere un freno a un fenomeno troppo diffuso
Le perdite registrate nel corso del 2022 sono state davvero troppo elevate anche per un colosso come Netflix che ha dunque deciso di intervenire per mettere un freno ad un fenomeno estremamente diffuso, con una decisione drastica che andrà a mutare le regole di utilizzo della piattaforma.
Decisione della quale, del resto, si parla già da diversi mesi e che potrebbe essere a breve concretizzata dopo che, dati alla mano, è emerso che almeno 100 milioni di persone avrebbero fruito del servizio di streaming con questa modalità: un numero molto vicino al 50% degli utenti complessivi della piattaforma, ad oggi circa 223 milioni.
Netflix cambia tutto? La decisione contro i furbetti dello streaming
E stando alle anticipazioni l’azienda potrebbe ‘cambiare tutto’ già dalle prime settimane del 2023, almeno secondo quanto riportato, citando fondi vicine alla società, dal Wall Street Journal. La ‘stretta’ riguarderà la condivisione delle password, ovvero la possibilità di accedere alla piattaforma usando dati di login condivisi con altri utenti, godendo di film, serie tv e documentari a costo zero, con inevitabili perdite per l’azienda. Quello che però in molti si chiedono è quale effetto una decisione del genere potrà avere sul numero di abbonati esistenti, che in passato hanno già dovuto ‘sopportare’ un incremento dei costi di abbonamento mensile e sui potenziali nuovi abbonati futuri.
Del resto se in precedenza l’azienda veleggiava da sola, oggi il numero di competitors è importante e gli utenti possono godere di un ricco ventaglio di proposte ed offerte, a cominciare da quelle offerte da Prime Video e da Disney+. Andare ad inasprire le regole di Netflix potrebbe avere anche conseguenze negative traducendosi in un calo degli abbonamenti che, resta da capire, potrebbe assestarsi sul breve periodo oppure proseguire nel corso del prossimo anno.
Stop alle password condivise? Cosa sappiamo
Di contro c’è però il fatto che la crescita registrata dal mercato del video in streaming nel corso del 2020 e 2021 è stato storico ed anche Netflix ha registrato un incremento senza precedenti di nuove sottoscrizioni. Ma dopo l’entusiasmo è arrivata la batosta con un netto crollo di abbonamenti (circa 200mila) registrato nel primo trimestre del 2022 ed un crollo del titolo al Nasdaq del 54%. Numeri che hanno portato l’azienda a ragionare sulla ‘terapia d’urto’, proponendo un abbonamento dai costi più contenuti previa visione di pubblicità; ed iniziando a ragionare sullo stop al fenomeno della condivisione delle password con amici, parenti e conoscenti.
Le possibili conseguenze della nuova politica
Per la verità il sottoscrittore dell’abbonamento sarebbe già oggi tenuto ad utilizzarlo esclusivamente per sé ma l’azienda non ha mai effettuato specifici controlli in tal senso; dal 2023 questo potrebbe accadere mediante controllo del nome utente di chi effettua l’accesso e dell’indirizzo Ip. Questo consentirebbe alla società che nei primi 3 mesi del 2022 ha realizzato un fatturato di 7,9 miliardi di ottenere ulteriori 721 milioni di ricavi tra Usa e Canada.
Si tratta per il momento solo di anticipazioni ancora non ufficialmente confermate ma gli utenti del colosso dello streaming, considerato il fatto che aziende come Dazn hanno già adottato una misura similare dal 2022, hanno drizzato le antenne. E qualora accadesse anche altre piattaforme potrebbero pensare in futuro di fare lo stesso.
Articolo di Daniele Orlandi