Sembra manta ma non è e vi porta direttamente nel futuro. Scopriamo insieme tutto sul progetto della città futuristica che sta lasciando il mondo senza parole.
Un po’ come le città futuristiche di inizio Novecento in Italia, c’è sempre una corrente d’avanguardia e una spinta continua verso il futuro in ogni sua forma. Diciamo pure come sia una spinta naturale dell’uomo non solo verso l’ignoto, ma anche, se non soprattutto, verso un miglioramento costante del genero umano. E la città futuristica a forma di manta ne è un chiaro esempio.
La nave a forma di manta in realtà è la City of Meriens ed è stata progettata per navigare in tutto il mondo con migliaia di persone che vivono a bordo della città galleggiante. Potrà ospitare fino a 7.000 persone amanti dell’oceano, ma non mancheranno anche laboratori dedicati alla ricerca e alla scienza mentre la città solca gli oceani. Siamo di fronte, insomma, a un progetto ambizioso, ma capace al contempo di connettere l’uomo al mondo, alla natura e alla scienza. Ma non è alla portata di tutti.
Come riportato dal quotidiano inglese ‘The Sun’, infatti, l‘architetto francese Jacques Rougerie ha dichiarato a Weather.com: “Ho progettato la città di Mériens sotto forma di una manta perché era il miglior progetto per accogliere una comunità di studiosi”. La città futuristica è stata progettata per ricercatori, accademici e studenti che desiderano esplorare in maniera assolutamente non convenzionale la vita marina. Ma non finisce qui. L’ambizioso architetto ha spiegato che la “città” accoglierà persone da tutto il mondo e sarà governata dagli standard delle Nazioni Unite.
La città futuristica che rivoluzionerà il mondo è già realtà
“Rivoluzionerebbe il mondo degli studi subacquei”, ha spiegato ancora l’architetto, “le persone avrebbero un contatto permanente con l’oceano, nonché un accesso diretto al mondo sottomarino, proprio perché parte della città è completamente sott’acqua”. Il progetto de la città di Mériens prevede una lunghezza totale di 900 metri e una larghezza di 500 metri e al suo interno ospiterà navi da ricerca lunghe fino a 90 metri. Ma sono previsti anche auditorium, aule, laboratori, zone giorno, zone relax e zone sportive.
Insomma, non mancherà nulla e la finta manta viaggerebbe rispettando il Pianeta, sfruttando l’energia marina rinnovabile, in un’ottica total green. La città di Meriens sarà sotto la protezione dell’UNESCO attraverso la Commissione oceanografica intergovernativa e si pensa che sarà pronta entro il 2050, malgrado già da 13 anni l’architetto Jacques Rougerie stia lavorando al progetto. Eppure, non è l’unica città futuristica che lascia a bocca aperta.
Dal 2015, infatti, si sta progettando un’altra città sottomarina, al largo della costa cinese, che dovrebbe essere costruita nel distretto di Dawan di Guangdong, Hong Kong e Macao. Nella sua forma più elementare, la città sarebbe costituita da un corpo prefabbricato in cemento lungo 150 metri e largo 30 metri. La città galleggiante comprenderebbe un terminal portuale per grandi navi da crociera, un porto turistico per piccoli yacht e un molo per sottomarini civili e tutta la città sarebbe collegata da autostrade acquatiche e sottomarine. Non sembra, però, una città futuristica votata alla ricerca e alla scienza come quella di Jacques Rougerie. </sp
Articolo di Karola Sicali