Aumenti in bolletta: interviene l’Authority, ecco la strategia per ottenere il rimborso

Aumenti in bolletta: l’Authority finalmente scende in campo a tutela dei consumatori: ecco come difendersi dalle truffe.

La recente guerra in seno all’Europa ha recato con sé strascichi devastanti per l’economia del Belpaese.

Aumenti in bolletta ck12.it
Aumenti in bolletta (fonte pexels)

In particolare, sono i costi in bolletta di energia e gas naturale a pesare come una spada di Damocle sulle teste degli italiani. Complice inoltre il rincaro dei prezzi delle materie prime, anche i prodotti sul carrello della spesa hanno subito un’impennata senza precedenti. La situazione complessiva sta quindi mettendo in ginocchio milioni di famiglie, ma occhio alle potenziali truffe.

L’Antitrust ha indagato su sette società erogatrici di servizi: tra esse troviamo Eni, Enel, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Queste aziende avrebbero modificato le condizioni contrattuali dei loro clienti, senza rispettare però il termine di aprile 2023.

Aumenti in bolletta: strategia di difesa per il consumatore

Sino ad aprile del 2023, la società erogatrici non possono in alcun modo ritoccare le tariffe dei loro servizi a pubblici e privati.

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Aumenti in bolletta (fonte pexels)

Lo ha stabilito infatti il Decreto Aiuti-Bis in data 10 agosto 2022. Tale misura aveva lo scopo di congelare eventuali aumenti legati al rincaro dei prezzi del gas, tutelando gli utenti da batoste economiche troppo gravose. Le suddette società (Eni, Enel, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie) avrebbero al contrario operato maggiorazioni illegittime in bolletta, in alcuni casi all’insaputa dei malcapitati clienti.

Grazie all’intervento dell’Antitrust, tali aziende saranno costrette a contattare uno per uno gli utenti coinvolti nell’iniziativa fraudolenta, annunciando loro l’annullamento dei rincari almeno sino ad aprile dell’anno venturo. Inoltre, se i clienti hanno ricevuto eventuali proposte di rinnovo contratto a condizioni più sfavorevoli, possono contattare il servizio clienti per un reclamo. Tale evenienza, però, può essere attuata solamente nel caso in cui tali rinnovi siano pervenuti dopo il 10 agosto 2022, data vincolante per tutte le aziende erogatrici.

Teoricamente, il ritorno alle vecchie condizioni dovrebbe essere automatico. Il gestore dovrebbe infatti inviare tassativamente una lettera che avvisa dell’annullamento delle nuove condizioni, con il ripristino delle vecchie. Nel caso in cui i cittadini notino dei rincari nelle bollette inviate da altre società (non coinvolte nel contenzioso), è bene sporgere comunque reclamo. In questo caso, infatti, possono ricorrere alla via extra-giudiziale della conciliazione, completamente gratuita e gestita dall’Arera, ovvero dall’Autorità regolazione energia reti ambiente.

Occorre più che mai prestare attenzione alle truffe, e tutelare il risparmio delle famiglie. Consigliamo perciò in ogni caso di leggere attentamente sia le comunicazioni cartacee, che quelle telematiche, in modo da monitorare con attenzione le proprie condizioni di contratto attuali.

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