La componente intimità è diventata, ormai, di dominio pubblico negli ultimi anni, con tanti che ne parlano
La sessualità è senza dubbio un tabù nella nostra società, dove si fa fatica a parlarne, e sicuramente alcune notizie di cronaca possono aprire dibattiti che non verrebbero mai analizzati.
Nella nostra società ci si infrange molto spesso contro il tabù degli argomenti che riguardano il sesso. Molte persone, tra le quali alcune anche influenti riportano questa problematica che nasce, probabilmente, dalla mancanza della materia all’interno dell’ordinamento scolastico. Non approcciandosi all’argomento nel momento della crescita, e maturazione, scolastica ovviamente i ragazzi crescono con l’idea che sia una situazione da non trattare. Se andiamo a vedere, però, giornali e telegiornali ci riportano molto spesso notizie di denunce, e multe, per persone che disturbano la quiete dei vicini a causa dei rumori derivanti dai rapporti sessuali. Col passare degli anni ci si aspetta che questa situazione possa cambiare, mutare, per dare un’educazione in tal senso ai ragazzi.
Sesso, viene multata per i troppi rumori in casa
La notizia che andiamo ad analizzare in questa situazione è stata riportata dal Resto del Carlino, che ha raccontato quanto successo a una 20enne. La ragazza abitava in un condominio, abitato ovviamente da tante altre persone, ed era solita alla sera organizzare alcuni festini notturni. In questi raggruppamenti di persone, ovviamente, c’erano anche tanti amici invitati, oltre che musica ad alto volume. Una parte fondamentale in questa storia è giocata, però, dagli schiamazzi che uscivano dalla casa che hanno portato gli altri condomini a lamentarsi con le autorità. La sfortuna per la ragazza è rappresentata dall’inquilina del piano inferiore, anch’essa di 20 anni, che di professione faceva la poliziotta. L’intervento dell’agente, insieme alle varie denunce, hanno portato le autorità a intervenire. Le due ragazze, prima di arrivare all’epilogo citato, per vari mesi si erano parlate e hanno discusso anche animatamente. La ragazza accusata, di professione barista, disturbava anche la poliziotta con dispetti, questa cosa non ha fatto altro che peggiorare la sua situazione.
Una situazione fondamentale in questa storia è stata giocata, però, anche dall’intimità perché nel corso di questi festini portavano anche ad alcuni rapporti sessuali con gemiti che andavano a infrangere anche i muri, disturbando il quieto vivere dei vicini di casa. Questa cosa ha portato, poi, insieme al resto alla multa che è stata comminata dagli agenti alla barista 20enne.
Questo l’articolo del codice penale, che regola queste situazioni, come riportato anche da Leggo: “Chiunque, tramite l’utilizzo di schiamazzi o altri rumori, ovvero abusando di strumenti atti a dare fastidio dal punto di vista sonoro o di varie segnalazioni acustiche, disturba le occupazioni vicine o, addirittura, il riposo delle varie persone, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309”.
Articolo di Alessandro Nobile