Tempo di panettone e pandoro: sapete sceglierli consapevolmente? Ecco gli ingredienti da controllare con attenzione sull’etichetta.
Sta per arrivare il periodo dedicato alle feste natalizie: quale migliore occasione per addobbare la casa a tema, e scegliere con cura dei pensierini per i nostri cari?
A breve le tavole di tutti gli italiani si popoleranno di amici e parenti, pronti a condividere brindisi e succulenti manicaretti, cercando di recuperare il tempo perduto nei difficili anni della pandemia.
Tra un regalo incartato, ed una gita ai mercatini dedicati, non possiamo dimenticare i protagonisti dei menù natalizi. Stiamo parlando, ovviamente, del pandoro e del panettone. Artigianali, farciti, personalizzati, e chi più ne ha, più ne metta. Il mercato offre un vasto assortimento di marchi, prezzi e tipologie. Siamo davvero in grado, però, di escludere dalle nostre tavole gli ingredienti dannosi che spesso li compongono? Scopriamo insieme nel prossimo paragrafo…
Negli anni, sempre più acquirenti hanno orientato la loro preferenza sui prodotti artigianali da forno, presentando in tavola prodotti di alta qualità, e dalla freschezza garantita.
Non mancano inoltre gli amanti del panettone e del pandoro da pasticceria, farciti da creme golosissime, e rifiniti impeccabilmente. Non mancano infine i classici dolci natalizi confezionati, disponibili in tutta la catena all’ingrosso e al dettaglio, ma la variabile è solo una: cosa contengono davvero?
Secondo il nutrizionista Flavio Pettirossi, alcuni elementi devono comparire tassativamente nell’etichetta di pandoro e panettone classici. “Devono essere presenti gli ingredienti obbligatori, ovvero farina di frumento, uova fresche di categoria A (meglio se da allevamento a terra), zucchero, burro, lievito di pasta acida ,vanillina, sale.”. Attenzione invece ai seguenti: “Meglio evitare prodotti in cui in etichetta compaiano dolcificanti, emulsionanti e grassi idrogenati, e soprattutto zuccheri aggiunti sotto la dicitura di sciroppo di glucosio o fruttosio.”.
Negli ultimi anni, però, le versioni canoniche di pandoro e panettone sono state soppiantate in favore delle più elaborate e golose versioni farcite. In questi casi l’esperto rileva: “Spesso si è portati a farcire i pandori con creme o glasse o peggio ancora comprare pandori già farciti. Considerando che i pasti natalizi sono già di per sé molto calorici, consiglio di acquistare e consumare questo prodotto nella sua versione tradizionale. O, al massimo, farcirlo con una crema fatta in casa, che sia la tradizionale crema pasticcera o fatta con mascarpone.”.
Insomma, scacco ai golosi. Le feste natalizie, d’altronde, portano spesso con sé abbuffate memorabili, lasciandoci addosso dopo il 6 gennaio indesiderati chiletti di troppo… A ognuno, il suo pandoro o panettone!
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