Attenzione alle scorte per la vostra stufa a pellet: le Autorità hanno bloccato dei lotti di prodotto non conformi.
La stagione fredda avanza, e con essa l’accensione di termosifoni e stufe a legna, oppure a pellet. Con l’impennata dei prezzi del gas ad uso domestico, molti italiani hanno approfittato delle agevolazioni fiscali e dello sconto in fattura per l’acquisto e l’installazione di nuovi caloriferi, specialmente a pellet.
Nonostante l’investimento si riveli per la maggior parte dei casi conveniente, dobbiamo però fare attenzione alla tipologia di pellet che acquistiamo. Un recente verifica da parte della Guardia di Finanza ha condotto al ritiro di ben 23 tonnellate di prodotto non conforme proveniente dalla Turchia.
La Guardia di Finanza di Vicenza ha recentemente intercettato una partita di sacchi contenenti del pellet prodotto in Turchia. Le Forze dell’ordine ne hanno infatti sequestrato ben 1559 (per un totale di 23 tonnellate). Il materiale combustibile risultava privo di etichettatura conforme alla normativa vigente in UE.
La ditta importatrice, con sede legale a Tezze Del Brenta, è stata sanzionata con una multa di 1.032 euro, e i sacchi di pellet, confiscati. Il prodotto non risultava contrassegnato né munito delle necessarie indicazioni circa le modalità di impiego e gli eventuali rischi tossicologici per il consumatore.
La Polizia Postale ha quindi emanato un alert, soprattutto alla luce delle frequenti truffe ai danni dei consumatori. L’ascesa incontrollata del prezzo del pellet incoraggia infatti i tentativi di frode, e le Forze dell’ordine hanno rilasciato un vademecum per evitare l’acquisto di prodotti potenzialmente nocivi per la salute. Innanzitutto il consumatore deve controllare che il pellet prescelto sia munito di certificazioni di qualità come Enplus.
Inoltre, specifica il comunicato della Polizia Postale, “In vista della stagione fredda, aumentano sul web i falsi siti di vendita di pellet a prezzi estremamente vantaggiosi. I truffatori, attraverso la creazione di pagine fittizie, garantiscono la fornitura di pellet a prezzi concorrenziali, richiedendo il pagamento anticipato tramite bonifico, su carta ricaricabile, senza poi recapitare la merce ordinata.”
Come riporta anche il portale “Greenme”: “Per evitare di incorrere in simili truffe, la P.P. e delle Comunicazioni consiglia di verificare sul sito dell’Agenzia delle Entrate che alla partita IVA del venditore corrisponda un’azienda realmente esistente. Di controllare inoltre che l’annuncio non sia stato già segnalato da altri utenti come fraudolento, e che il profilo feedback del venditore abbia un gradimento elevato.”.
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