Ennesimo ritiro del Ministero della Salute. Questa volta al centro ci sono i tramezzini: centra ancora il virus della Listeria
Nella quotidianità frenetica, spesso e volentieri si finisce per dedicare al pranzo ben poco tempo. Soprattutto se si è in ufficio e si ha del lavoro da sbrigare, non si vuole perdere troppo tempo: per questo motivo, ci si rifugia volentieri nei tramezzini già pronti della macchinetta, del bar o del supermercato. Anche le insalate miste sono un must di questi pranzi, così come i salumi in vaschetta.
Sebbene si sappia che non è salutare pranzare in questo modo e farlo frequentemente, negli ultimi giorni c’è stato un ulteriore pericolo per chi consuma spesso i tramezzini. Una nota marca, infatti, è stata ritirata dal mercato per un allarme: c’entra la Listeria.
Tramezzino ritirato: parla il Ministero della Salute
Come indicato dal Ministero della Salute, in data 4 ottobre 2022 è stato operato un richiamo per rischio microbiologico dei tramezzini con salmone e maionese della marca Gli Allegri Sapori. In vendita preso i supermercati Penny, sono stati richiamati e ritirati poiché c’è una possibile presenza di Listeria, virus oggi purtroppo noto a causa dei diversi casi segnalati in Italia, che hanno causato anche alcune morti.
I lotti interessati sono il 22852-1 e il 22852-2: chi si rendesse conto di averli acquistati deve ritornarli presso il punto vendita entro il 10 ottobre. Il sequestro dei wurstel di pollo risultati positivi al battere, tolti dallo scaffale dall’azienda produttrice veneta Tre Valli, ha riacceso la questione della Listeria: sebbene questo ritiro dei tramezzini sia solo a scopo precauzionale, è bene stare molto attenti.
La Listeria è infatti un battere che si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e che per questo motivo può contaminare ortaggi e verdure. Molti animali, che si cibano o si abbeverano in quell’acqua, possono restarne contagiati senza neanche avere sintomi. Se si mangia qualcosa di contaminato, solitamente perché crudo come i wurstel, si hanno sintomi tipici da tossinfezione alimentare come vomito e diarrea.
Nei soggetti più a rischio come persone malate di cancro, di diabete, di Aids, gli anziani, i neonati e le donne in gravidanza possono però subire conseguenze più gravi. In questi casi, dall’intestino il battere viaggia attraverso il sangue in tutto l’organismo e arriva al sistema nervoso: questo può causare encefaliti e meningiti, nonché forme acute di sepsi.