La spumeggiante Iva Zanicchi svela la verità dietro al chiacchieratissimo siparietto trash in diretta.
La spumeggiante “Aquila di Ligonchio” domina da molti anni il panorama musicale del Belpaese, e il suo temperamento frizzante la rende un’ottima opinionista nei format più seguiti.
Dopo i ripetuti trionfi nella kermesse di Sanremo, la cantante ha affrontato palchi ben più prestigiosi, come lo storico Madison Square Garden di New York e l’Olympia di Parigi, ritornando in Patria da interprete apprezzata in tutto il globo. Il suo passato è stato segnato anche da uno dei teatrini più divertenti e controversi della TV: durante la messa in onda del programma “Carramba che fortuna!”, Iva Zanicchi ha dato scandalo in diretta nazionale.
Iva Zanicchi racconta le origini del siparietto trash: ecco tutta la verità
16 anni or sono, l'”Aquila di Ligonchio” ha sconvolto il pubblico di mezza Italia, correndo a ripararsi dietro a un divanetto, e mimando l’espletazione delle funzioni corporee a “Carramba che Fortuna”. L’episodio resta tutt’ora scolpito negli annali trash della TV italiana e Iva, con la consueta ironia, ha spiegato i retroscena del suo gesto eclatante a “Domenica Live”.
“Spiego, se mi credete bene, sennò chi se ne frega. Ero a ‘Carramba che fortuna’, un impresario argentino mi chiese un favore: dovevo far finta che mi scappasse la pipì, di fronte a un mago che avrebbe dovuto fingere di ipnotizzarmi. Io gliel’ho fatta, ho volutamente esagerato e sono andata dietro il divano a tirarmi giù i pantaloni. È successo il finimondo. Carlo Conti è accorso mettendomi la sua giacca addosso. Dopo 12 anni ancora si parla di ‘Iva Zanicchi che fece la cacca sul palco‘…”.
Con la schiettezza che la contraddistingue, Iva Zanicchi ha anche ripercorso i suoi esordi nel mondo discografico, osteggiati inizialmente dalla madre. “La prima volta che trasmettevano Sanremo in TV e vinse Claudio Villa, eravamo nell’unico bar del paese a guardarlo. Sono impazzita!“, ha narrato la cantante. “Sono salita sulla sedia e ho gridato: ‘Un giorno farò anch’io il Festival e lo vincerò!’. Mia mamma mi ha tirato una sberla. Al mio paese dicevano che le cantanti erano tutte putt*ne… E la mamma era molto in crisi quando ho voluto andare a Reggio Emilia per iniziare a cantare. Ma don Erio Cilloni mi difese: ‘Se vuole cantare, lasciatela fare. Non voglio sentire pettegolezzi’. Quel prete è ormai morto da mille anni, ho bellissimi ricordi di lui…”.
Il bonario prete si è rivelato il primo talent-scout dell’incontenibile Iva che, grazie a lui, ha potuto far sbocciare la sua allure da diva.