La stanchezza cronica può essere il sintomo chiave per una patologia molto invalidante: ecco quando preoccuparsi.
Durante i cambi di stagione avvertiamo frequentemente scompensi quali stanchezza e irritabilità, compatibili con la variazioni nel bioritmo corporeo. In alcuni casi, la sensazione di fatica persistente può perdurare per molti mesi, fino a consolidarsi come vera e propria routine: in questi casi è necessario ricorrere all’intervento di un medico.
La stanchezza cronica può infatti configurarsi come primo campanello d’allarme sintomatico di problemi alla tiroide: vediamo insieme le relazioni con questa importante ghiandola.
Stanchezza cronica e tiroide: ecco le connessioni
Una persistente stanchezza fisica e mentale può essere il risultato di un periodo di forte stress in ambito lavorativo o privato: il corpo infatti manifesta il contraccolpo con un’improvvisa perdita di energia vitale. Anche l’insonnia può essere all’origine di tale condizione, e influisce su tutte le attività nella routine quotidiana.
Talvolta l’organismo non riesce a recuperare la piena forma fisica dopo aver superato patologie quali mononucleosi o influenze, e tali disturbi possono attivamente influire nel funzionamento della tiroide. Questa piccola ghiandola è responsabile della produzione di ormoni e, se funziona a basso regime, può rallentare le funzioni metaboliche necessarie ad un ottimale status fisico. Le conseguenze immediate sono un abbassamento della temperatura del corpo, nonché problemi di memoria e sbalzi d’umore repentini.
Il cuore, inoltre, rallenta la frequenza, diminuendo di conseguenza il ritmo di ossigenazione delle cellule corporee. Da qui, è molto frequente ravvisare la sensazione di stanchezza cronica. A questo sintomo si aggiungono inoltre sonnolenza, difficoltà di concentrazione, dolori muscolari e articolari, febbre lieve ma persistente, vertigini e disturbi alla vista.
In questi casi consigliamo l’immediato ricorso ad un professionista di fiducia: tramite appositi esami potrà facilmente diagnosticare un eventuale scompenso alla tiroide. Il ricorso ai farmaci può essere ovviato da alcuni rimedi omeopatici, tenendo sempre conto del parere di un professionista. In questi casi, i prodotti naturali a maggior efficacia sono l’arnica e l’iperico, erbe portentose in grado di regalare all’organismo un power-up di indubbia efficacia. In ogni caso l’opinione di uno specialista resta la migliore soluzione: un’adeguata terapia può infatti migliorare la condizione di stanchezza cronica e ipotiroidismo, riportando così il corpo alle sue prestazioni ottimali.