Il dolore ricorrente al seno può essere un evento innocuo e diffuso, ma occhio a questo sintomo: potreste incorrere in gravi patologie.
Ogni donna ha a che fare con lancinanti dolori causati dalla fluttuazione degli ormoni durante e diverse fasi del ciclo mestruale. Che si tratti di pesantezza a carico delle ovaie, fitte alla parte bassa della schiena o sensazione di pesantezza, questi sintomi sono spesso fisiologici e ciclici. Per quanto riguarda il dolore al seno, vale la stessa regola: con l’avvento del periodo mestruale, infatti, si avverte spesso una sensazione di gonfiore e tensione dolorosa, generalmente destinate a scomparire con l’avvento del flusso.
In alcuni casi, però, è necessario rivolgersi ad uno specialista: in abbinata ad alcuni campanelli d’allarme specifici, potrebbe essere il segnale di una grave patologia in atto.
Dolore al seno, le cause più frequenti
dolore al seno (fonte pexels)Come premesso, le fluttuazioni di estrogeni e progesterone sono le principali responsabili del dolore e della tensione al seno. Anche l’ovulazione può provocare pesanti contraccolpi fisici, così come la sindrome pre-menopausale. Dopo i 40 anni il corpo comincia a prepararsi ad una fase di riposo riproduttivo, e tra i sintomi più ravvisabili segnaliamo anche tensioni mammarie fastidiose.
La gravidanza, poi, è la responsabile principale di tale malessere: l’aumento della produzione di prolattina in preparazione all’allattamento dilata la superficie del seno. Va da sé che anche l’allattamento reca numerosi disagi alla neo-mamma: il processo non è sempre agevole e indolore, e può provocare dolorosi noduli, dovuti all’ostruzione dei canali mammari.
Escludendo tutte le casistiche legate a ciclo mestruale, gravidanza e allattamento, resta da considerare l’ambito della biancheria intima. Spesso alcuni reggiseni risultano inadatti alla nostra fisicità. Un modello sbagliato, infatti, può affaticare i legamenti che sorreggono il seno, soprattutto durante lo sport o momenti di intenso sforzo fisico.
Sintomi a cui prestare attenzione
Esclusa anche questa causa, conviene analizzare i seguenti sintomi, spesso associati alle diagnosi di cancro. Questa patologia è spesso associata alla presenza di noduli solidi e ben adesi alle cute sottostante, nonché al cambio di forma di una mammella rispetto all’altra (dimensione, peso, consistenza). Prestate anche attenzione ad eventuali arrossamenti del capezzolo, unitamente a secrezioni striate di sangue.
Anche un’introflessione dello stesso, e la comparsa di pelle a buccia d’arancia sul seno possono essere fattori molto significativi. L’alert fondamentale deve scattare quando il dolore al seno si localizza su una sola mammella, anziché estendersi ad entrambe: in presenza di tutti questi campanelli d’allarme, prenotate subito una visita specialistica. La prevenzione e la diagnosi precoce offrono uno strumento salva-vita, anche nei casi di patologie così complesse: non aspettate!