Se si ha un affitto e si fa fatica a pagarlo, si può richiedere il bonus affitto. Anche per il 2022 è stato confermato: ecco i requisiti
La crisi, peggiorata dall’emergenza sanitaria scoppiata nel 2020, ha causato un peggioramento delle condizioni economiche di ogni famiglia. La guerra tra Russia e Ucraina è poi stata un ulteriore fattore di appesantimento, soprattutto per quanto riguarda il costo delle bollette e dei carburanti.
Per questo motivo, molte persone si trovano in condizioni molto difficili a livello economico. Il governo ha quindi deciso di promuovere anche per il 2022 il bonus affitti: ecco a chi spetta e quali criteri si devono rispettare.
Il Decreto del 13 luglio, pubblicato in Gazzetta l’11 agosto, specifica i requisiti d’accesso al Bonus Affitto 2022, che ha un budget complessivo di 330 milioni di euro. Sebbene i criteri specifici verranno poi fissati dai bandi comunali, la regola principale per accedervi è una: si deve avere un ISEE complessivo e massimo di €35.000. I beneficiari, inoltre, devono poter dimostrare di aver perso una quota di reddito superiore al 25%, anche a causa del periodo della pandemia. Il periodo appena vissuto, infatti, ha causato importanti perdite a diverse famiglie, che non possono non essere considerate per questi provvedimenti politici.
Il decreto prevede quindi che alle regioni sia stato affidato un budget totale di 330 milioni di euro e sarà poi ognuna di esse a dividere questi soldi tra i diversi comuni. Saranno infatti le istituzioni comunali a predisporre i bandi per l’accesso al bonus affitto, che si richiederà provando di rispettare i requisiti (ISEE inferiore a 35mila euro o perdita del reddito IRPEF superiore al 25%).
Questi possono essere certificati mediate il modello ISEE corrente o con il confronto con le dichiarazioni fiscali 2021/2022. Ad essere esclusi da questo provvedimento sono però coloro i quali che, pur rispettando i requisiti, ricevono già il reddito di cittadinanza. I contributi del Bonus Affitto, infatti, non sono cumulabili con questa altra forma di sostegno. Il Decreto, invece, può essere usato in forma coordinata con il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli, che prevede un sostegno per chi non è riuscito a pagare l’affitto a causa di difficoltà economiche.
In ogni caso, i fondi a disposizione delle regioni vogliono andare in soccorso proprio di chi, in seguito ai due anni appena vissuti, si trova in condizioni di estrema difficoltà economica. Per qualsiasi informazione, ci si può rivolgere al proprio Comune.
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