Fondamentale per l’igiene del cavo orale, lo spazzolino da denti può però diventare un ricettacolo di batteri pericolosi. Ecco cosa non fare mai
Fin da quando si è piccoli, lo spazzolino da denti fa parte della routine quotidiana di igiene del proprio corpo. I dentisti suggeriscono di lavarsi i denti almeno tre volte al giorno e dopo ogni pasto, anche se si tratta di piccoli spuntini e merende estemporanee. Secondo le linee guida, inoltre, questa routine andrebbe introdotta nella vita di ogni bambino non appena spuntano i primi denti: in questo modo, si scongiurano complicazioni future.
Lo spazzolino, però, può diventare un ricettacolo di batteri senza che neanche ce ne si renda conto. Proprio per questo motivo, si devono prendere alcuni accorgimenti molto importanti: l’errore è dietro l’angolo.
Spazzolino da denti: peggio del WC
L’Università di Manchester ha condotto uno studio sugli spazzolini da denti, per testarne l’igiene. I risultati sono stupefacenti: questi strumenti possono accumulare più di dieci milioni di batteri, addirittura di più di quanti se ne trovano sulla tavoletta del WC o sul pavimento dei bagni pubblici. Il numero è incredibile e spaventoso: ciò che si usa quotidianamente per l’igiene del cavo orale è, in realtà, tutt’altro che igienico.
Un altro studio del 2011 ha specificato quali batteri si trovano sugli spazzolini: si tratta di alcune versioni varianti dello streptococco, tra cui l’Escherichia Coli e la Klebsiella Candida. Questi sono gli stessi responsabili di alcuni disturbi fisici anche molto importanti come diarrea, polmonite, carie, crampi allo stomaco e infezioni fungine. La contaminazione degli spazzolini da denti può avvenire sin dal suo primo utilizzo e, per questo motivo, è importante sostituirlo il più frequentemente possibile.
Ad essere fondamentale, però, è l’abitudine quotidiana. Il momento in cui i batteri possono “migrare” dal WC allo spazzolino è quello in cui si tira l’acqua: se si lascia la tavoletta aperta, eventuali schizzi d’acqua possono arrivare sino alla testina dello spazzolino. Importantissimo è quindi mantenere almeno un metro e mezzo di distanza tra il WC e il luogo in cui si ripongono questi strumenti, nonché chiudere la tavoletta prima di tirare lo sciacquone.
Per mantenere lo spazzolino igienico, inoltre, lo si può immergere nel collutorio dopo l’uso, in modo da mantenerlo pulito a fondo: l’acqua, infatti, non sembra bastare. Questa pratica può essere utile anche prima di spazzolare i denti: in questo modo, si eviterà di portare in bocca eventuali batteri presenti sulle setole.