Attenzione allo stato delle vostre gengive: se sono spesso infiammate potrebbe essere in corso una severa allergia.
Come spesso amiamo ripetere, il corpo ci segnala costantemente le spie di allarme alle quali prestare attenzione. Anche un problema apparentemente irrilevante può essere sintomatico di patologie ben più gravi, come nel caso delle gengive infiammate. Se escludiamo problemi di natura puramente dentale, la causa dell’irritazione può avere una diversa matrice. Arrossamenti e gonfiori ricorrenti delle mucose gengivali, infatti, si traducono spesso in uno sfogo legato ad una particolare allergia, scopriamo quale.
Gengive infiammate: ecco qual è la causa più ricorrente
La allergie che affliggono l’organismo non si configurano solamente a livello alimentare, anzi! Spesso sono i dettagli a cui non prestiamo attenzione a procurare reazioni di contrasto da parte del corpo. Oggi trattiamo il nichel, materiale presente in orecchini, collane, bracciali e bigiotteria spicciola, nonché bottoni e borchie impressi sui capi di abbigliamento.
Il nichel è un metallo simile al ferro, ma più duttile e versatile. Impiegato per produrre chiavi, bottoni, cerniere e monete, è altresì un componente comune nei prodotti cosmetici a largo consumo. Questo elemento si trova anche in natura, specie nei terreni ad uso agricolo: possiamo infatti rintracciarlo nella frutta e nella verdura abitualmente acquistate dal rivenditore di fiducia. Il nichel può provocare parimenti reazioni allergiche e di intolleranza.
Nel primo caso è facile ravvisare arrossamenti cutanei, sensazione di prurito, dermatite da contatto e gengive arrossate e gonfie. In caso di intolleranza, invece, si notano perlopiù episodi di asma, nausea, stanchezza e mal di testa. Qualora rilevaste problematiche cutanee o gengivali, è necessario rimuovere dal corpo ogni oggetto con potenziali quantità di nichel all’interno, e prediligere materiali come oro e argento. Vediamo invece quali sono gli alimenti più potenzialmente contaminati dal nichel. Prestiamo particolare attenzione a tutti i cibi in scatola: sebbene non sia specificato nell’etichetta, essi sono esposti a maggior rischio di contaminazione. Occhio anche a margarina, lievito chimico, vino e superalcolici, nonché a tè, cacao e frutta secca.
Cosmetici: ecco come sceglierli con criterio
Per quanto riguarda i cosmetici, diffidate dai prodotti che rivendicano la scritta “nichel free“: non esistono in commercio belletti totalmente privi di questo elemento. Piuttosto, potete optare per i prodotti recanti la specifica “nichel tested“. In questo modo, avrete la certezza che siano stati eseguiti test specifici per assicurare che la quantità di nichel all’interno sia sotto la soglia minima di tolleranza.