La nausea può essere un sintomo ben preciso di questa condizione, causata da un’assunzione eccessiva di questo diffusissimo ingrediente. Smetti subito
La nausea può essere un sintomo di moltissime condizioni, patologiche e non. Se dalle e nelle donne viene spesso e volentieri associata alla gravidanza, che nei primi mesi può dare questo fastidio, in realtà le cause sono infinite. Da un semplice pasto troppo abbondante sino a una forma virale, la nausea è uno dei sintomi più diffusi ma, non per questo, da ignorare.
In particolare durante l’estate, c’è un integratore molto diffuso che, se assunto in maniera eccessiva, può causare nausea e dolori addominali. Molti lo assumono per il caldo e la sudorazione, ma fate attenzione: è pericoloso.
Nausea estiva: controlla quanto ne assumi
Uno degli integratori più desiderati durante i mesi estivi è quello di magnesio e potassio. Quando fa molto caldo, infatti, si suda molto di più e chi soffre di pressione bassa si sente mancare le forze in qualsiasi momento. Spesso, quindi, i farmacisti e i medici consigliano di integrare la dieta con degli integratori appositi, in modo da sopperire eventuali carenze che possono peggiorare questi sintomi.
Assumere una quantità eccessiva di potassio, però, può causare una condizione patologica chiamata iperkaliemia. Si identifica quando una persona ha livelli di potassio nel sangue superiori a 5.0 mmol/L e la diagnosi avviene attraverso le analisi di routine, anche se si può verificare anche con l’uso dell’ECG. A seconda del livello riscontrato, si identificano dei diversi rischi: il rischio elevato è quando si hanno valori di potassio superiori a 6.5 mmol/L.
Sebbene solitamente sia asintomatica, può comportare alcuni disagi che influiscono sulla vita quotidiana. Il principale è la nausea, ma si può presentare anche un battito cardiaco accelerato o rallentato e addirittura il collasso. La causa di questa patologia può essere da ricercare appunto nell’assunzione eccessiva di integratori, ma possono influire anche i disturbi renali. Per curarla può essere sufficiente diminuire l’assunzione di integratori e alimenti contenenti potassio, questo se i reni sono sani.
Se invece la situazione è più seria, può essere necessario somministrare delle specifiche resine per via orale o rettale, affinché assorbano il potassio presente nell’apparato digerente per poi essere eliminato con le feci. Altre sostanze in grado di abbassare il livello di potassio nel sangue sono il calcio, da somministrare per via endovena, l’insulina, il glucosio o anche l’albuterolo, un inalatore antiasma.