La cantante lirica Katia Ricciarelli nasconde una storia che quasi nessuno conosce: ecco l’incredibile episodio che l’ha segnata.
Sebbene la soprano veneta Katia Ricciarelli sfoggi spesso nelle occasioni pubbliche un piglio piuttosto aristocratico e impettito, le sue origini si rivelano piuttosto umili e travagliate. La cantante, da mesi reduce dal “GF Vip”, infatti, ha scalato l’impervia parete del successo grazie a indomita volontà e talento, seguendo le orme e l’esempio della madre.
Durante un’intervista a “Oggi è un altro giorno”, infatti, Katia Ricciarelli ha raccontato della sua infanzia a Serena Bortone, indugiando sull’irriducibile figura materna. Non è stata un’infanzia canonica per lei, scopriamo perché.
Katia Ricciarelli ricorda la madre e il padre: ecco le sue radici
Momento “amarcord” a “Oggi è un altro giorno” per l’interprete di caratura internazionale. Katia Ricciarelli, osservando una foto della madre ora scomparsa, ha commentato: “Che bella mamma che avevo! Non mi ha mai fatto sentire la mancanza di mio padre…“. La donna ha infatti affrontato i pregiudizi dell’epoca, crescendo la figlia da mamma single. La cantante ha rivelato a Serena Bortone: “Mia mamma era una donna straordinaria, se n’è andata in Germania a lavorare in un campo di patate. Qui ha incontrato mio padre e si è innamorata. Mio papà le disse una bugia grossa: ‘Quando rientriamo in Italia ci sposiamo’. Lei ci ha creduto, ma quando arrivarono alla stazione, in Veneto, trovarono la moglie di lui con un bambino che lo aspettava…”.
L’inganno è stato recepito come intollerabile, e la madre della cantante ha preso una decisione drastica. Katia Ricciarelli ha spiegato: “Non permise mai a mio padre di vederci e a me mio padre non mancava. Pensa quanto mi ha amato mia mamma per riuscire a non farmi sentire la mancanza di mio padre…”. Ciò nonostante, come si suol dire, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e il destino di Katia era quello di conoscere, anche se per vie traverse, il padre. “Sono andata giovanissima a cantare in una casa di cura per malati terminali, ma non sapevo che lì lo avrei incontrato. Mi fecero una foto con lui, quella foto arrivò nelle mani di mia madre. Così ho scoperto che quello era il mio papà e che stava morendo…”.
La soprano ha sempre serbato un grosso debito morale di gratitudine verso la madre Molara, e ha fatto una solenne promessa al tempo degli esordi: “Le ho promesso una vita da regina, era circondata da sette cani che la accompagnavano dappertutto”. Alla luce di queste rivelazioni, forse possiamo meglio comprendere il rigore e l’apparente austerità della cantante veneta. Le sue vicissitudini l’hanno probabilmente costretta ad indossare molteplici corazze per schermarsi dai dolori della vita…