Arrivano le vacanze al mare o in montagna: attenzione però a questo comportamento in spiaggia, la multa è salatissima.
L’opprimente ondata di caldo eccezionale ci fa desiderare sempre più le agognate vacanze estive. Mentre le temperature si apprestano a superare valori da bollino rosso, anche l’esodo previsto per Ferragosto si profila massivo. Largo quindi alle meritate ferie: se optate per un soggiorno in una località balneare, però, vi conviene prestare massima attenzione a questa specifica ordinanza. Uno sgarro in materia potrebbe infatti costarvi un’indesiderata multa, che potrebbe ammontare fino a 500 euro complessivi.
Vacanze al mare: ecco cosa prevede l’ordinanza sul fumo
La dannosa abitudine del fumo è da anni osteggiata dagli specialisti della salute, e ritenuta spesso invasiva nei locali pubblici, seppur muniti di plateatico esterno. Se, all’aperto, sta al singolo sfoggiare buonsenso, evitando di fumare in prossimità di bimbi o soggetti la cui salute è palesemente compromessa, all’interno dei locali si configura come un vero e proprio reato.
La Legge nr. 3 del 16 gennaio 2003 ha infatti introdotto il divieto di fumare all’interno degli esercizi pubblici, norma sino ad allora a discrezione del gestore. Tale misura è volta alla sanificazione degli ambienti, oltre che alla tutela della salute dei non fumatori. Per quanto riguarda le regole all’aperto, invece, la normativa varia a seconda delle scelte del Comune di riferimento. Infatti, fumare all’aperto è generalmente consentito, salvo espresse comunicazioni ben segnalate all’ingresso degli stabilimenti balneari.
Violare l’ordinanza emanata dal Comune può risolversi in una sanzione fino ai 500 euro, fermo restando il divieto di disperdere i mozziconi di sigaretta sul suolo dello stabilimento. Lo stabilisce l’articolo 40 della Legge 221 del 28 dicembre 2015: ai trasgressori può infatti essere inflitta una sanzione pecuniaria sino a 300 euro.
Ecco gli stabilimenti smoke-free
Vediamo nello specifico quali sono gli stabilimenti balneari che vietano il fumo nelle proprie spiagge: ad aprire le danze è il Comune di Bibione, seguito a ruota da quello di Chioggia, Alba Adriatica, Cesenatico, Ravenna e Rimini. Le limitazioni al fumo in spiaggia sono altresì applicate dai Comuni di Anzio, Fiumicino, Gaeta, Ladispoli, Ponza, Sperlonga e Torvaianica. Infine, anche Pesaro, San Benedetto del Tronto, Cabras, Olbia, Sassari, Lampedusa e Linosa hanno emanato l’espresso divieto di accendere la sigaretta in prossimità della spiaggia.
Cogliete quindi lo spunto per rinunciare a questa dannosa abitudine almeno durante il contatto con la natura: ne beneficerà non solo il vostro stato di salute, ma anche quello del vostro portafogli!