Frutta, non tutta va in frigo | Attenzione: questa toglila immediatamente

D’estate conservare la frutta e la verdura è più difficile a causa delle temperature alte. Gli errori, però, sono dietro l’angolo

Frutta
Frutta (Pexels)

La conservazione della frutta e della verdura, durante i caldi mesi estivi, è sempre problematica. Tenerla fuori frigo è assolutamente difficile poiché la maturazione avviene più in fretta: avremo quindi tanta frutta pronta tutta insieme e il rischio è che qualcosa vada buttato.

Per questo motivo, d’estate si tende a tenere tutto in frigorifero. Il freddo ne permette una più lunga conservazione ma, in alcuni casi, è assolutamente nocivo: se avete in frigo questi tipi di frutti, toglieteli immediatamente.

Frutta: quale va fuori frigo

Frutta: banane
Frutta: banane (Pexels)

Innanzitutto, la frutta e la verdura vanno conservate nel ripiano più basso del frigorifero, idealmente nei cassetti. Qui la temperatura è di 8-10 gradi e il tasso di umidità relativa è elevato, sino all’80%. In questo modo, nei cassetti, si limita al massimo il ricircolo d’aria interno, che potrebbe far raggrinzire i frutti e le verdure. Non tutta la frutta e la verdura, però, vanno tenute in frigorifero. Gli agrumi, per esempio, sì: in realtà, se la temperatura è inferiore ai 15°C, si possono tenere anche fuori. In frigo, però, hanno tempo da record: durano fino a due settimane e mezzo.

Lo stesso vale per ananas e angurie intere, che possono stare sia all’interno che all’esterno del frigorifero, dove durano anche dieci giorni. Stessa durata è quella delle mele, che resistono nel cassetto del frigo fino a dieci giorni. I cachi e le albicocche sono invece più delicati e deperibili e, anche in frigorifero, resistono per massimo 3-4 giorni. Le pesche, le susine e l’uva durano anch’esse circa tre giorni e possono essere conservate nel ripiano centrale, mentre le pere vanno nel cassetto e durano circa una settimana.

Ci sono frutti, però, che andrebbero conservati fuori frigo. Innanzitutto, le banane: se messe al freddo, infatti, anneriscono molto più in fretta e, si sa, diventa più difficile da offrire e da consumare. La banana annerisce perché le basse temperature accelerano l’ossidazione del frutto che, a causa del freddo, non matura in modo adeguato.

Lo stesso vale per il mango e per l’avocado, che vanno tenuti fuori frigo e durano fino a quattro giorni di media. Anche nel caso del litchi, della papaya e del passion fruit, si possono conservare sia in frigorifero che fuori, cercando di non fargli vivere sbalzi di temperatura.

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