È una delle bevande più amate dagli italiani, il caffè. In alcuni casi, però, andrebbe assolutamente sospeso: ecco quando non devi berlo
Per molti la giornata non inizia fino a che non si beve il caffè: lungo, ristretto, amaro o macchiato. Non importa come, non importa se freddo o caldo: l’importante è che ci sia. La bevanda è un vero e proprio caposaldo dell’alimentazione italiana, una parte fondamentale della cultura culinaria e un’occasione anche di incontro e di convivialità.
Proprio il caffè, però, può essere un nemico della salute e del benessere. In una precisa situazione, infatti, andrebbe assolutamente sospeso: ecco quando non lo si deve bere.
Caffè, non berlo se hai le afte
La sostanza che rende il caffè così amato è la caffeina. Secondo l’OMS, la dose sicura di caffeina in una dieta giornaliera è di 300 g: più o meno è la quantità contenuta in tre tazzine di caffè. A livello di sicurezza, quindi, il caffè è una bevanda sicura a livello dell’organismo. Ci sono, però, alcune situazioni in cui sarebbe bene ridurne la quantità ingerita se non addirittura sospendere questa abitudine.
Questo riguarda tutte le situazioni patologiche a livello dello stomaco e dell’intestino, verso cui la caffeina può risultare un ingrediente peggiorativo. Si tratta quindi dell’ulcera peptica, della gastrite, del reflusso e dell’ipercolesterolemia. Anche in gravidanza non si dovrebbero assumere più di due tazzine di caffè al giorno, così come nei casi di ipertensione arteriosa e aritmie cardiache.
Una situazione in cui il caffè andrebbe sospeso è poi quella delle afte in bocca, spesso sottovalutate e non curate adeguatamente. Si tratta di piccoli taglietti che si formano alla base delle gengive e sui tessuti molli della bocca. Sono molto fastidiose e possono provocare dolore, rendendo quindi difficile l’alimentazione o il semplice parlare.
Normalmente si presentano con una forma tonda o ovale: all’interno sono bianche mentre il bordo è rosso. Ne esistono di diversi tipi: alcune se ne vanno da sole nel giro di una decina di giorni mentre altre, molto più dolorose, possono durare anche due mesi e possono lasciare delle cicatrici. Se si nota di avere delle afte in bocca, innanzitutto si deve cercare di non morderle con i denti e di non graffiarle con un eventuale apparecchio.
In secondo luogo, si devono eliminare dalla dieta tutti gli alimenti irritanti, che possono peggiorarle. Tra questi c’è il cioccolato, il formaggio e tutti i cibi piccanti, ma c’è anche l’amatissimo caffè: ridurlo fino alla scomparsa delle afte non solo alleggerirà il dolore, ma aiuterà anche la loro guarigione.