Attenzione all’uso delle sigarette elettroniche: sembrano sicure ma riservano un grave rischio per la vostra salute.
Il tabagismo è una problematica diffusa nell’intero asse occidentale, e rappresenta senza dubbio forte fonte di preoccupazione per gli specialisti della salute. Al fumo di sigaretta si associa infatti una maggior insorgenza di tumori a carico di polmoni, gola e bocca. Non è tutto: il consumo abituale di sigarette può inoltre provocare gravi patologie cardiovascolari, circolatorie e cutanee, come ad esempio la psoriasi.
Configurandosi come una vera e propria dipendenza, per il consumatore sospendere l’abitudine al fumo diventa una scommessa molto impegnativa. Per tale ragione negli ultimi anni la preferenza dei fumatori “pentiti” ha abbracciato l’utilizzo delle sigarette elettroniche. Tali dispositivi, infatti, permettono di conservare in parte la consuetudine al fumo, minimizzando però i rischi per la salute. Un recente studio rivela però il loro potenziale dannoso: sono davvero così salutari come sembra?
Sigarette elettroniche e diacetile: ecco tutti i rischi
Sebbene le sigarette elettroniche rappresentino una valida alternativa al brusco distacco dal fumo, la Commissione Europea ha evidenziato alcuni fattori di rischio per la salute dei consumatori. Lo studio si riferisce specialmente alle sigarette aromatizzate, per le quali esistono in commercio innumerevoli fragranze diverse.
La Fondazione Airc specifica: “Sulla completa sicurezza delle sostanze usate per aromatizzare l’aerosol mancano certezze. Per esempio il diacetile, un aroma molto utilizzato fra l’altro nel burro, è sicuro quando viene ingerito, ma viene associato all’insorgenza di bronchiolite obliterante se viene inalato per lunghi periodi in alte concentrazioni.“. Nel 2017 sono stati catalogati circa 7.000 diversi aromi destinati al commercio delle sigarette elettroniche, numero inevitabilmente cresciuto con gli anni, e sarebbe necessario analizzare uno per uno i composti offerti ai fumatori.
Aggiunge inoltre l’Airc: “Non dimentichiamo il rischio legato all’intossicazione per contatto accidentale con il liquido a base di nicotina contenuto nelle cartucce, possibile se la sigaretta elettronica viene usata quando si è sdraiati. Negli ultimi anni sono aumentate moltissimo anche le segnalazioni ai centri antiveleni relative all’intossicazione di bambini piccoli, che secondo uno studio pubblicato su Pediatrics nel 2016 , sono passate negli Stati Uniti da una al mese nel 2010 a 223 al mese nel 2015.”.
In sostanza, sebbene le sigarette elettroniche possano fungere da palliativo per i dipendenti da fumo più incalliti, non esiste il concetto di “rischio zero”. La soluzione migliore sarebbe in effetti la sospensione completa di questa pericolosa abitudine, magari con l’aiuto di terapeuti e personale medico.