La spiacevole sensazione di fiato corto può essere legata all’infiammazione di un nervo che regola il lavoro del diaframma.
La difficoltà respiratoria, ovvero la sensazione di fiato corto, quando si presenta con costanza, può nascondere un’infiammazione da non sottovalutare. Il processo di respirazione è dettato dal diaframma, muscolo importantissimo, che governa l’inspirazione e l’espirazione dell’aria.
Il diaframma a sua volta può funzionare male quando siamo in presenza dell’infiammazione del nervo frenico, che è un nervo bilaterale con origine nel collo, e che poi scende lungo la gola fino al diaframma, al quale garantisce l’innervazione motoria.
Può capitare però che il nervo frenico si infiammi e che quindi costringa il diaframma a lavorare male, causando il fiato corto. Vediamo quali sono le cause e come intervenire.
Fiato corto, nervo frenico infiammato: quali sono le cause
Di solito il nervo frenico infiammato causa il singhiozzo. Ma se l’infiammazione è più grave si può arrivare al mal funzionamento se non addirittura alla paralisi diaframmatica. I sintomi variano a seconda delle parte lesionata del nervo, che sia quella destra o quella sinistra.
Se la lesione ha colpito solo una parte del nervo, il soggetto in questione può respirare con una certa difficoltà, provando la sensazione di fiato corto. Se entrambe le parti sono lesionate, bisogna intervenire con urgenza, perché la respirazione diventa impossibile.
L’infiammazione del nervo frenico può essere provocata da patologie molto gravi come un tumore o una cisti nella zona del collo. Ma a parte questi casi estremi, le cause più comuni di infiammazione sono la forma di gozzo che provoca uno schiacciamento sul nervo; il reflusso gastroesofageo, altro problema sempre più diffuso perché legato allo stress e a uno stile di vita sbagliato; faringite, mal di gola e laringite.
Di solito il nervo frenico si sfiamma senza bisogno di interventi medici. Il decorso dipende dalla gravità della patologia. Però ci sono casi in cui è addirittura necessario intervenire con un’operazione chirurgica, soprattutto in presenza della paralisi del diaframma.
Regolare e normalizzare la respirazione è il primo intervento da effettuare su un soggetto che ha il nervo frenico infiammato e lesionato in entrambe le parti. Nei casi più gravi si può procedere con l’installazione di un pacemaker per diaframma, che stimola il nervo frenico, facendolo contrarre.