Se avete ricevuto cartelle esattoriali potete dormire tranquilli: ecco tutte le novità introdotte grazie al Bonus Aiuti.
Se avete in sospeso qualche cartella esattoriale con la Stato, potete tirare un sospiro di sollievo. Grazie al Bonus Aiuti recentemente aggiornato, si prevedono incentivi e agevolazioni per la rottamazione.
Ecco le novità più salienti che riguardano i pagamenti: nella giornata di ieri 7 luglio 2022, la Camera dei Deputati ha votato la fiducia sul DDL di conversione in legge del Decreto Aiuti”+ (D.L. 17 maggio 2022, n. 50). Sebbene debba ancora essere approvato dal Senato, il Decreto rappresenta una utile via di fuga per i debiti più gravosi: scopriamo perché.
Il nuovo decreto prevede che, per imprese e contribuenti, sarà più agevole saldare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate. La novità maggiore consiste infatti nel numero delle rate limite, oltre le quali decadrà la rateizzazione. Dalle 5 previste si passerà infatti ad 8, incontrando così le esigenze economiche del debitore. Queste novità non cambiano la sorte di quanti abbiano richiesto la rateizzazione dall’8 marzo 2020, o chi si trovasse in zona rossa a partire dal 21 febbraio dello stesso anno. In tal caso la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive. Per le rateizzazioni richieste dopo l’8 marzo 2021, fino al 31 dicembre 2021, si configura invece la decadenza oltre le 10 rate anche non consecutive insolute.
Inoltre, il Governo intende agevolare anche i debitori di somme molto onerose. Non sarà infatti necessario presentare alcuna documentazione per richiedere la rateizzazione di importi fino a 120.000 €. Sinora il limite era fissato a circa la metà, 60.000 €, e il numero massimo di rate da saldare ammonta a 72. Nel caso l’importo delle cartelle esattoriali dovesse superare i 120.000 €, la rateizzazione può essere concessa qualora il contribuente riesca a documentare la temporanea situazione di difficoltà economica.
Sussistono novità anche circa il Bonus 110, come rilevato da Luca Sut di M5S: dopo il recente flop dell’iniziativa, ha richiesto un urgente intervento da parte del Governo. Ha infatti dichiarato: “Ora la richiesta che abbiamo rivolto al ministro Franco e al Premier Draghi è ancora più forte e decisa, dal momento che è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche. La nostra proposta, verificata con Agenzia delle Entrate, Abi e tutti gli stakeholder, prevede che la diligenza del cessionario sussiste se non ci sono stati suoi interventi e interessi prima dell’acquisto o qualora il cedente produca una documentazione attestante le verifiche effettuate. Ora la palla passa al Governo, ma sia chiaro: questa partita si deve chiudere subito, con un provvedimento da adottare nel giro di poche ore.”.
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