Si avvicina un ulteriore aumento dei prezzi dei carburanti, diesel e benzina. Sono però in arrivo anche manovre molto importanti: ecco di cosa si tratta
Il periodo storico che stiamo vivendo non è affatto uno dei migliori, dal punto di vista economico. La pandemia ha segnato un duro colpo per le attività produttive e di consumo: il mondo si è letteralmente fermato e molti hanno perso il lavoro. Quando sembrava esserci una lenta ripresa, la guerra in Ucraina ha causato un ulteriore danno per la situazione economica, già duramente colpita.
Dopo la decisione dell’Europa di tagliare l’importazione di petrolio dalla Russia, in guerra con l’Ucraina, il prezzo di diesel e benzina è salito vertiginosamente. Si prevede un ulteriore rincaro, nelle prossime settimane: arriverà a prezzi inauditi. Ciò che però si prospetta è una manovra del governo, che potrebbe arrivare proprio nei prossimi giorni. Ecco di cosa si tratta.
Proprio in questi giorni, la benzina ha raggiunto nuovamente la soglia dei € 2 al litro. Il pieno diventa quindi una spesa ingente per le famiglie italiane, già duramente colpite dai bassi stipendi e dal rallentamento delle attività produttive e lavorative degli ultimi due anni. Lo stesso vale anche per il diesel e gli altri carburanti, tutti cresciuti nel prezzo.
Il governo, per alleggerire questa spesa alle famiglie italiane, ha previsto il taglio dell’accisa sul carburante. Con questa c’è uno sconto di 25 centesimi più Iva sul costo alla pompa. Se, fino a pochi giorni fa, questa misura era prevista sino all’8 luglio, negli ultimi giorni è stata prorogata sino al 2 agosto. Entro quella data, però, il governo deve assolutamente trovare una soluzione per il futuro: farla scadere significherebbe un aumento della benzina a € 2.46 al litro.
Su Altroconsumo, quindi, sono molti i consumatori che stanno siglando una raccolta firme. Questa richiede che il governo provveda con un azzeramento temporaneo dell’Iva: secondo molti, è questa l’unica soluzione per evitare aumenti futuri e per rallentare la crescita del prezzo alla pompa. Anche nell’ipotesi in cui il taglio delle accise venga prolungato, infatti, si rischierebbe ad agosto un costo di € 2.12 al litro, per la benzina: questo avviene a causa dell’aumento del costo di produzione.
Una soluzione alternativa e consistente, quindi, sarebbe il taglio dell’Iva sui carburanti, che oggi è del 22%. Questa manovra potrebbe essere eseguita già nei prossimi giorni: non ci resta che attendere e scoprire che succederà.
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