Il bruciore allo stomaco può essere sintomo di patologie ben più gravi, come la predisposizione all’infarto, ecco come tutelarsi.
Il bruciore di stomaco, chiamato in ambito medico pirosi gastrica, è un evento clinico che colpisce 1 italiano su 10, e insorge con maggiore frequenza dopo i 50 anni di età. Tale fenomeno si manifesta con fitte dolorose e sensazione di bruciore alle pareti interne dello stomaco, sensazione che può arrivare a coinvolgere anche la gola e il cavo orale.
Vediamo come trattare tale eventualità, e quali sono i rischi connessi alla sottovalutazione del bruciore di stomaco.
Bruciore di stomaco: come prevenirlo e curarlo
Solitamente la sensazione di bruciore è dovuta all’eccesiva produzione di acidi, che successivamente corrodono le pareti dello stomaco, o a un indebolimento delle stesse. Tale fenomeno può essere causato sia da un’alimentazione squilibrata, sia da uno stile di vita particolarmente stressante e impegnativo.
Il nostro medico può facilmente prescriverci alcuni rimedi farmacologici anti-acido, al fine di alleviare momentaneamente il fastidio, ma è necessario intervenire anche sull’alimentazione abituale. Sono infatti da evitare come la peste, in questi casi, la pizza mal lievitata, limone e altri agrumi, pomodori, frutti acidi, crauti e sottaceti. Bando anche a marmellata, cioccolato, caffè, birra, vino e, ovviamente, a tutti i condimenti piccanti.
Anche il fumo contribuisce a indebolire il cardias, favorendo così l’insorgenza del reflusso gastro-esofageo. I farmaci antinfiammatori non steroidei, come ibuprofene e aspirina, se assunti a stomaco vuoto tendono a causare le stessa problematica: con la loro sospensione il bruciore allo stomaco dovrebbe essere ridimensionato.
Attenzione a non sottovalutare il bruciore allo stomaco
Il problema si pone quando sottovalutiamo questo diffuso disturbo: in rari casi il bruciore allo stomaco può essere sintomatico di un prossimo infarto miocardico. In effetti, se ci si presenta al Pronto Soccorso manifestando dolori all’addome, il primo esame a cui si viene sottoposti è proprio un test per escludere l’insorgenza di un infarto. I campanelli d’allarme da tenere in considerazione, in concomitanza con il bruciore allo stomaco sono: un forte senso di oppressione a torace e arti superiori, nausea, indigestione, e dolore addominale. Possono altresì insorgere mancanza di respiro, sudore freddo, fatica, vertigini improvvise o vertigini.
In presenza di tutti questi sintomi combinati, o in caso di dubbio, è assolutamente necessario contattare tempestivamente i riferimenti medici di fiducia o, se possible, recarsi immediatamente al Pronto Soccorso. Anche le sensazioni che riteniamo trascurabili possono celare insidie assai pericolose: prestate quindi estrema attenzione ai segnali del vostro corpo!