Prestate molta attenzione all’aumento di peso improvviso: variazioni repentine possono essere il segnale d’allarme per una patologia seria.
Le variazioni di peso sono, in condizioni di normalità, un evento fisiologico e naturale. Spesso d’estate tendiamo ad espellere più liquidi grazie ad un’elevata sudorazione e ad un’alimentazione più leggera, abbinata a maggiore moto fisico. Al contrario, in inverno è più facile appesantirsi, considerando il consumo di pasti più nutrienti e uno stile di vita più sedentario.
Al di là di queste oscillazioni irrilevanti, dovute all’alternanza dei mesi freddi e caldi, può succedere di constatare aumenti di peso improvvisi e ingiustificati. Nonostante uno stile di vita sano, una dieta bilanciata e moderata attività fisica, capita infatti di accumulare indesiderati chili in più. Attenzione: tale evento potrebbe essere il campanello d’allarme per una grave disfunzione della tiroide.
Ipotiroidismo: l’aumento di peso è il primo segnale da tenere sott’occhio
L’ipotiroidismo è un malfunzionamento della ghiandola della tiroide, che non riesce a produrre una quantità sufficiente di importanti ormoni tiroidei, che regolano diverse funzioni nell’intero organismo. Tale condizione influenza le reazioni chimiche di tutti gli organi e tessuti, e l’effetto più evidente è un rallentamento del metabolismo energetico. Tale condizione impedisce di smaltire correttamente gli alimenti ingeriti: da qui l’accumulo di peso improvviso. L’ipotiroidismo può inoltre provocare dolori articolari, eccessiva debolezza, maggiore vulnerabilità al caldo e al freddo e, addirittura, problemi a carico dell’apparato cardiovascolare.
I sintomi più comunemente ravvisabili sono: aumento di peso, astenia, alopecia, alterazioni del ciclo mestruale, capelli fragili e secchi e crampi muscolari. Si possono inoltre ravvisare depressione, sudorazione diminuita, edemi, formicolii agli arti, letargia, pallore e ritenzione idrica.
Esistono specifici analisi specialistiche per determinare l’insorgenza dell’ipotiroidismo, che solitamente aggredisce maggiormente le donne over-50. Possiamo infatti procedere con semplici analisi del sangue con misurazione dei livelli di TSH e degli ormoni tiroidei, completando il check-up con un’utile analisi tiroidea. Altrettanto utile è il controllo del dosaggio nel sangue degli anticorpi anti tiroide, che permette di fornire un quadro esaustivo del nostro quadro clinico.
Ipotiroidismo: ecco le cure disponibili
Solitamente, l’ipotiroidismo viene tenuto sotto controllo grazie alla somministrazione dell’ormone tiroideo L-tiroxina, assumibile tramite via orale. L’assunzione di ormoni deve in ogni caso essere periodicamente monitorata dal vostro specialista di fiducia, per verificare l’andamento della terapia prescritta.