La mancata assunzione di vitamina A può provocare gravi ripercussioni nell’organismo: vediamo quali, e in quale caso preoccuparci.
Il perfetto bilanciamento tra equilibrio fisico e psicologico si raggiunge anche con l’integrazione di nutrienti essenziali. Le vitamine sono in prima linea per il benessere di corpo e mente, e recenti studi dimostrano che quelle del gruppo A hanno importanti ripercussioni sull’aspetto fisico.
Se rilevi questi sintomi, significa che è in atto una grave carenza di vitamina A: ecco quando correre ai ripari.
Vitamina A: in questi casi devi assolutamente prendere provvedimenti
La vitamina A si suddivide nelle seguenti componenti: retinolo, acido retinoico e retinaldeide, ed è un nutriente fondamentale per il mantenimento di una vista sana. Aiuta inoltre la crescita, la differenziazione dei tessuti e la divisione cellulare. Spicca inoltre per le sue proprietà antiossidanti, e ciò la rende necessaria, soprattutto con l’avanzare dell’età. Può essere introdotta nell’organismo direttamente tramite cibi di origine animale, oppure sotto forma di carotenoidi, inserendo alimenti di origine vegetale.
Il primo sintomo che denuncia una carenza di vitamina A riguarda proprio la vista: la cecità notturna è infatti il segnale più comunemente ravvisabile. Si verifica quando l’occhio fatica ad adattarsi ad ambienti scarsamente illuminati, e tarda a rispondere agli stimoli luminosi esterni. Tale condizione può essere accompagnata anche da secchezza oculare, nonché d formazione di detriti di cheratina nella congiuntiva.
Altri sintomi ampiamente riscontrati possono essere l’insorgenza continua di raffreddori, oltre che capelli secchi e sfibrati. Accade sovente inoltre di documentare casi di pelle secca ed esfoliata, malformazioni ossee e ritardi nello sviluppo. Secchezza delle fauci, inappetenza, anemia, dolori articolari e sottosviluppo dei testicolo possono altresì segnalare la carenza di questo importante nutriente.
Al di là di un’alimentazione squilibrata, i deficit di vitamina A possono essere causati da patologie quali cirrosi epatica, fibrosi cistica, colite ulcerosa o diabete mellito. Se queste malattie sono documentate, è necessario porvi rimedio con un’adeguata integrazione. Esistono numerosi alimenti in grado di fornire il necessario apporto di vitamina A, come ad esempio fegato, uova, latticini, tarassaco, aglio, uova e prezzemolo. Possiamo inoltre consumare in quantità spinaci, indivia, cavolini di Bruxelles, pomodoro, mango papaia, ciliegie e anguria. Rimane sempre valida anche la soluzione di integrare vitamina A tramite apposite pillole disponibili nelle migliori erboristerie: in ogni caso provvedete a rifornirvi di questo prezioso nutriente!