Avere sempre molto appetito è considerato da molti un segno di ottima salute. La fame cronica, però, può celare ben altro: ecco di cosa si tratta
Quante volte ci siamo sentiti dire che se si ha fame significa che si sta bene? Moltissime. Questo è vero se si pensa alle malattie comuni, come all’influenza: quando si ricomincia a mangiare con voglia è segno che si sta guarendo. Non sempre, però, avere molta fame è indice di corpo sano: si pensi a chi soffre di disturbi alimentari, come il binge eating.
La fame cronica, in particolare, può essere il campanello d’allarme di una malattia piuttosto grave e che, se non presa in tempo, può avere drastiche conseguenze. Ecco di cosa si tratta, come riconoscerne i segnali e cosa fare.
Se hai fame cronica inspiegabile, fai subito questi esami
La fame cronica, in medicina chiamata polifagia, può essere un primo segnale del diabete di tipo 1, soprattutto se accompagnata da una sostanziale e inspiegabile perdita di peso. Con essa, altri sintomi importanti e premonitori sono l’aumento del volume e della frequenza delle urine e l’aumento della sete, con la stanchezza e la vista offuscata.
Il diabete mellito è una malattia cronica: si caratterizza per un’eccessiva quantità di zuccheri nel sangue. La causa sta in un difetto di produzione o di funzionalità del pancreas, che non mette in circolo abbastanza insulina: è l’ormone che ha il compito di regolare il livello di glucosio. Esistono due forme di diabete: quello di tipo 1 e quello di tipo 2.
Il primo, denominato anche “giovanile”, tende a svilupparsi nell’infanzia e nell’adolescenza. Si tratta di una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario identifica le cellule del pancreas come estranee, in particolare quelle che producono insulina: è quindi pronto ad attaccarle e a distruggerle. Le cause sono principalmente genetiche e ambientali: alcune infezioni virali, secondo le ricerche scientifiche, possono scatenare la malattia in persone già geneticamente predisposte.
Il diabete di tipo 2, invece, è caratterizzato da un pancreas che non riesce a produrre abbastanza insulina oppure da un organismo che non riesce a usarla efficientemente. È tipico dell’età avanzata e, tra i sintomi, c’è anche la lentezza di rimargino delle ferite. In Italia il 5.5% della popolazione è affetto da questa patologia, tra le cui cause c’è anche la sedentarietà, la dieta non equilibrata e l’obesità.
Se notate alcuni sintomi particolari, a cui non siete abituati, controllate immediatamente i valori del sangue e, in particolare, la salute degli arti inferiori. Il piede è infatti l’arto più colpito dalle conseguenze di questa malattia: si parla di “piede diabetico” e, se non curato, si può aggravare sino alla necessità di amputazione.