Caffè ritirato dal mercato | Allerta contaminazione: rischio per il fegato

Negli ultimi giorni, una nota marca di caffè in polvere ha subito un ritiro dalle vendite a causa di una pesante contaminazione

Caffè in polvere
Caffè in polvere (Pixabay)

Il caffè è uno degli alimenti preferiti da tutti gli italiani. Elemento fondamentale della colazione, per molte persone è la benzina essenziale per iniziare bene la giornata. Nonostante molti lo prendano così com’è, la tradizione vuole che si possa allungare con il latte o, per i più coraggiosi, con qualche liquore.

Negli ultimi giorni, però, una nota marca di caffè in polvere per la moca è stata ritirata dal mercato a causa di una contaminazione. Ecco di cosa si tratta e, soprattutto, quali sono i rischi per la salute.

Caffè ritirato dal mercato: presenza di tossine

caffè
caffè (Pixabay)

Negli ultimi giorni, i controlli alimentari hanno dovuto ritirare dalla vendita alcuni lotti di caffè in polvere per caffettiere a causa di una contaminazione. I negozi che vendono questo prodotto sono Tuodì, InGrande e Fresco Market e la marca è la Juanito. Nonostante in ogni azienda alimentare i controlli siano sempre serratissimi, una svista o un processo particolare possono portare conseguenze negative per i prodotti.

La causa del ritiro è la presenza dell’ocratossina A. Si tratta di una micotossina, prodotta cioè da specie dei generi Aspergillus e Penicillium. Si trova soprattutto nei cereali, nella frutta secca, nel vino e, appunto, nel caffè: ha un’attività soprattutto nefrotossica, cioè può causare pesanti danni e lesioni ai reni. Le principali intossicazioni causate da questa tossina avvengono nei suini e negli uccelli, che la prendono dal consumo di cereali contaminati. Ad alti livelli può risultare anche causa di epatite, enterite e necrosi del tessuto linfatico.

Questa tossina è definita dall’Efsa genotossica, cioè può danneggiare il DNA. Secondo gli esperti, i chicchi di caffé Juanito possono aver sviluppato questa tossina a causa dell’alta temperatura della tostatura del chicco di caffè, da considerare insieme alle temperature estive. L’ocratossina A, secondo studi fatti sui topi, può causare problemi ai reni e al fegato: per questo motivo, questi lotti sono stati ritirati dal mercato. Si tratta del lotto D06X con scadenza il 06/04/2024, venduto in scatole da 350 g.

Questi ritiri di alimenti dal mercato non devono fare allarmare. Significano, infatti, che i controlli del Ministero della Salute sono efficaci. Se ci si accorge di avere acquistato un prodotto ritirato dal mercato, ci si può recare presso il negozio in cui lo si è comprato: sapranno cosa fare in base alle direttive ministeriali.

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