Il conduttore del GF VIP si lascia andare a un racconto da brividi e senza filtri. Alfonso Signorini come non si è mai visto: un passato duro
Nella sua carriera, Alfonso Signorini ha ricoperto diversi ruoli. Nato come giornalista di gossip, a un certo punto si è buttato in televisione e, da opinionista, è sbarcato alla conduzione. Ora nelle sue mani c’è il Grande Fratello VIP, uno dei reality di punta sia di Mediaset che della televisione italiana.
Nel suo passato, però, non c’è sempre stata la luce, anzi. I momenti di sconforto e di difficoltà sono stati molti e spesso Alfonso Signorini ne ha parlato. Recentemente, però, ha svelato un dettaglio oscuro e inedito: ha sofferto molto.
Alfonso Signorini senza filtri, “Non avrei voluto farlo”
Il direttore del settimanale Chi ha dedicato una lunga lettera a due amici, che nei giorni scorsi si sono sposati. Si tratta di Alberto Matano e suo marito Riccardo, che si sono uniti in matrimonio in una cerimonia civile elegante e sobria. Parlando ai due novelli sposi, Alfonso Signorini ha voluto parlare anche a sé stesso e di sé stesso e, soprattutto, del proprio passato.
Nella lettera, infatti, Alfonso ha raccontato di quando, da bambino, entrava di nascosto nella camera della sorella per pettinare le sue bambole. “Un bambino in prigione” dice, oggi, di sé. L’orecchio era sempre vigile perché, se avesse sentito i passi dei genitori, avrebbe subito fatto ritorno in camera sua per giocare con le macchinine. Quando a Carnevale tutti i suoi compagni si vestivano da Zorro o da cowboy, lui sceglieva di essere un principe azzurro: “Avrò visto, non esagero, migliaia di volte la scena in cui la Fata Smemorina agghinda Cenerentola per il ballo al castello del suo Principe Azzurro“.
Crescendo poi la situazione si è ulteriormente complicata. Da ragazzo, infatti, era pienamente consapevole che avrebbe passato tutta la vita a nascondersi. Per tanti anni, ammette Alfonso Signorini, ha fatto tante cose di cui oggi si vergogna. “Ho imparato a dire parolacce (perché così facevano i maschi del mio quartiere), ho portato le ragazze in camporella (e me ne sono pure vantato con gli amici)…“. A un certo punto della lettera, poi, Alfonso lo ammette: ha vissuto per anni una vita parallela, nascosta e oscura e viveva con il terrore di venire scoperto. Oggi, però, il conduttore e giornalista può vivere ciò che è apertamente, senza aver più paura: i successi delle sue trasmissioni confermano che il pubblico lo ama, così com’è.