La stufa a pellet sta diventando la scelta energetica preferita dagli italiani: ecco come ottenere il desiderato bonus, e i vincoli da rispettare.
Il recente innalzamento dei prezzi del gas ha saccheggiato gravemente le tasche di milioni italiani. Si rende sempre più necessario investire su fonti di energia alternative, compiendo perciò una scelta di consumo consapevole. Sempre più cittadini progettano infatti l’installazione di una stufa alimentata a pellet, oppure a legna.
Il Governo ha messo a loro disposizione un particolare bonus, con il quale è possibile detrarre fino al 50% della spesa sostenuta per la riqualificazione energetica. Accedervi, però, non è così immediato. Il potenziale acquirente deve soddisfare alcuni requisiti, senza i quali l’incentivo viene bocciato.
Bonus stufa a pellet: ecco i parametri per l’approvazione
L’incentivo per l’acquisto e l’installazione di una stufa a pellet consiste in uno sconto in fattura che ammonta al 50% dell’importo investito. Oltre lo sconto in fattura è prevista anche una cessione del credito a terzi soggetti, inclusa la ditta che esegue i lavori e gli istituti di credito, come ad esempio le banche. Per richiedere il bonus, occorre documentare la messa in opera di lavori di ristrutturazione, ed è necessario inviare la richiesta al portale Enea. Tale ente, da aprile 2022 sostituisce la precedente piattaforma digitale, e gestisce le comunicazioni inerenti alle detrazioni a favore del cittadino richiedente.
Le domande per la detrazione possono essere inserite su Enea fino ad un termine di 90 giorni per i lavori completati tra il 1 gennaio e il 31 marzo 2022. I consumatori desiderosi di sfruttare il bonus stufa dispongono perciò solamente di una manciata di giorni per richiedere la detrazione, a meno che la data non venga ulteriormente prorogata.
È inoltre necessario che l’installazione della stufa rientri dentro ad un quadro di opere di ristrutturazione di un immobile. Tale scelta è volta a promuovere la campagna di riqualificazione energetica sposata dallo Stato italiano al fine di eliminare gli sprechi di energia. Vige in ogni caso l’obbligo di saldare il prezzo della stufa e dei lavori ad essa connessi con bonifico bancario, o con qualsiasi altro mezzo di pagamento tracciabile. Sarà necessario specificare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario del bonus e i dati fiscali del rivenditore della stufa.