Vacanze in spiaggia, attenzione a questo semplice gesto: multe fino a nove mila euro

Durante le vacanze in spiaggia il relax può portare a compiere gesti non troppo meditati. Uno in particolare è vietato: multe salatissime

Spiaggia: questo gesto è proibito
Spiaggia: questo gesto è proibito (Pexels)

Dopo tutto l’inverno in attesa di quel momento, quando finalmente si riescono a mettere i piedi sulla sabbia della spiaggia inizia finalmente il vero relax. Le vacanze al mare sono per molti un indispensabile dell’estate, ingrediente fondamentale delle proprie ferie e passo decisivo per ritrovare le forze per l’anno successivo.

Proprio a causa del relax, però, a volte si possono commettere disattenzioni che possono costare molto care. Una in particolare comporta una multa davvero salatissima: fate molta attenzione a questo gesto.

Spiaggia: massima attenzione alla sabbia

Sabbia della spiaggia
Sabbia della spiaggia (Pexels)

Soprattutto quando si va in località con la sabbia sottile e bianchissima, è forte la tentazione di portarne a casa una piccola quantità per tastarne di nuovo la morbidezza e apprezzarne la bellezza anche durante l’inverno. Purtroppo, però, questo gesto è assolutamente vietato poiché le spiagge sono beni appartenenti allo Stato Italiano e i diversi stabilimenti li hanno solo in concessione.

La spiaggia privata, infatti, non è di proprietà di chi ci ha costruito il lido, ma è dello Stato. Il contratto di concessione stipulato tra lo Stato e il privato concede a quest’ultimo l’utilizzo del suolo, ma non la proprietà. In quanto dello Stato, quindi, diventa di diritto inalienabile, secondo l’articolo 823 del Codice Civile. “I beni che fanno parte del demanio pubblico sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi“.

Chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ ambito del demanio marittimo o del mare territoriale (…) è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296,00” cita il Codice della Navigazione. La multa, quindi, è decisamente salatissima. Si pensi che fino a poco tempo fa il Codice della Navigazione prevedeva addirittura l’arresto sino a due mesi per questo reato, che poi è stato depenalizzato.

Le motivazioni che stanno dietro a questa scelta sono molte. Innanzitutto la prima riguarda la proprietà: la spiaggia non è nostra, ma dello Stato e quindi appartiene al demanio pubblico. Secondariamente, fa parte di un panorama ambientale che, proprio perché è di tutti, da tutti deve poter essere ammirato e goduto. Se tutti portassimo via degli elementi dalla spiaggia, sabbia sassi o altro, questa potrebbe avere conseguenze ambientali ed estetiche drastiche. In ultima analisi, una riflessione anche sull’obiettivo di questo “furto”: portare a casa un po’ di sabbia o sassi, è davvero così essenziale per ricordare l’esperienza del mare?

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