Il bruciore di stomaco è un sintomo fastidioso e snervante: attenzione, se continuate ad assumere questa bevanda potreste rischiare grosso.
Molto spesso ci ritroviamo a lamentare fastidiosi bruciori di stomaco, specialmente dopo la fine dei pasti principali. È vero, alcuni cibi possono influire più di altri nello sviluppo di questo increscioso sintomo, ma il responsabile numero 1 è il caffè, bevanda universalmente consumata.
Scopriamo perché il caffè può essere dannoso per il nostro organismo, quali possono essere le conseguenze dell’abuso, e le alternative più valide in circolazione.
Bruciore di stomaco, il caffè è il primo imputato
Questa calda bevanda è considerata parte integrante della colazione, e intervalla le nostre giornate durante le pause relax. Ci soccorre durante i momenti di affaticamento fisico e mentale, e viene inoltre considerato il digestivo per antonomasia dopo i pasti più impegnativi.
A dispetto della sua immensa diffusione, però, il caffè può provocare diverse conseguenze deleterie per il nostro organismo, specie nei casi di assunzione smodata. La caffeina, infatti, appartiene alla famiglia degli alcaloidi, sostanze che hanno una forte azione stressante sul corpo, e comportano un notevole livello di tossicità. La miscela del caffè risulta inoltre molto povera di nutrienti, ma ricca al contrario di tossine: ne contiene circa 200, compresa la teobromina, la teofilina, la betamina e il tannino. Non è tutto: questa pregiata bevanda risulta inoltre una ‘ladra’ di minerali: la forte presenza di acido ossalico riduce l’assorbimento del ferro e del calcio.
Vediamo quindi quali sono i sintomi più evidenti correlati all’abuso di caffè. Troviamo in primis condizioni patologiche quali, per l’appunto, persistenti bruciori di stomaco, tensioni fisiche, articolari e mal di testa. Possono inoltre insorgere gonfiori addominali e fitte dolorose durante il periodo dell’ovulazione. Come introdotto nel primo paragrafo, è proprio il bruciore di stomaco il campanello d’allarme più preoccupante: continuare ad assumere caffè in elevate quantità può sfociare in dolorosi reflussi esofagei e gastriti assai spinose. E allora, come bandire dalla routine questa bevanda così irrinunciabile?
Le alternative sane al caffè
Un’alimentazione equilibrata, assieme ad un adeguato riposo, consentono al nostro metabolismo energetico di lavorare in sinergia completa, scongiurando il ricorso a bevande toniche come il caffè. Se però avete difficoltà ad estrometterlo dalla vostra routine alimentare, potete provvedere a sostituirlo con le seguenti bevande. Da provare, in primis, il tè Matcha, una qualità di tè verde dalla proprietà tonificanti, antiossidanti, termogenetiche e protettive per il sistema immunitario. In alternativa, potete consumare tranquillamente anche bevande a base di guaranà in polvere e cacao, ginseng coreano e la maca. Tutti questo prodotti naturali sono energizzanti, senza però intaccare il funzionamento del sistema nervoso!