Acquisti abbigliamento on-line: se il prodotto proviene da questi Paesi corri un grave rischio

Attenzione agli acquisti on-line: in particolare i capi d’abbigliamento provenienti da alcuni Paesi possono provocare danni alla salute.

attenzione acquisti on-line
attenzione acquisti on-line (fonte pexels)

La recente pandemia ha creato uno strappo nelle abitudini di miliardi di cittadini del mondo. In particolare, sono stati i lockdown imposti dalla Autorità a influire in modo massivo sulla routine quotidiana di molti consumatori.

Le vendite on-line hanno registrato un’impennata senza precedenti, e colossi come Amazon, Wish e portali minori hanno raccolto un boom di vendite stellare. La popolazione si è sensibilmente impigrita, e molto spesso ci lasciamo ingolosire da abitini colorati e svolazzanti ed eleganti scarpe visualizzate su detti siti. Basterà metter mano alla carta di credito, ed il gioco è fatto: il nostro prodotto arriverà nel giro di pochi giorni o settimane, senza visitare fisicamente il negozio. Gli acquisti virtuali, specie quelli inerenti il mondo dell’abbigliamento, però, possono riservare amare sorprese ai consumatori, vediamo perché.

Acquisti on-line: occhio ai prodotti dalla Cina e dalla Corea

acquisti on-line
acquisti on-line (fonte pexels)

Molto spesso nei Paesi stranieri i prodotti di abbigliamento vengono confezionati a tempo di record, e prevedono l’impiego di additivi e coloranti low-cost, potenzialmente deleteri per l’organismo umano. Vediamo nel dettaglio le sostanze killer.

I coloranti azoici, vietati in Europa dal 2002, sono tutt’ora impiegati in alcuni stati oltreoceano, come Cina e Corea. Essi mantengono colori brillanti sui tessuti , ma sono in grado di rilasciare ammine aromatiche potenzialmente cancerogene. Il nichel, solitamente presente in zip, borchie e bottoni, è una sostanza fortemente allergizzante, eppure alcuni tessuti ne risultano fortemente contaminati. Anche la formaldeide, utilizzata come conservante e disinfettante, causa irritazioni e bruciori a mucose di occhi, naso e gola, oltre che cefalee e stanchezza persistente. I coloranti per stoffe possono inoltre contenere metalli pesanti quali cromo, piombo, mercurio e cadmio. Tali elementi possono accumularsi nel corpo, provocando effetti irreversibili a fegato e sistema nervoso.

Tutte queste sostanze sono bandite dagli Stati dell’Unione Europea, tuttavia è molto difficile rintracciare il ciclo produttivo dei capi d’abbigliamento prodotti in Cina, Corea, Thailandia e anche Vietnam. Oltre a consigliare acquisti presso aziende certificate e possibilmente appartenenti al territorio, vi lasciamo alcuni suggerimenti utili per evitare rischi connessi alla salute.

È innanzitutto una prassi irrinunciabile il lavaggio immediato del capo acquistato on-line: molto spesso l’acqua è in grado di sciogliere e disperdere la presenza di sostanze nocive nelle fibre. Cercate di evitare preventivamente tessuti sintetici come nylon, lycra, acrilico e poliestere, nonché i tessuti tecnici: essi possono contenere con facilità metalli pesanti. Idem per capi impreziositi da borchie e paillettes, o almeno cercate di limitarne l’uso per occasioni centellinate. Tenete conto che il 43% delle etichette contengono dati falsati circa le componenti dei tessuti, e raramente vengono citati anche i coloranti e i conservanti.

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