Attenzione ai segnali del nostro corpo: il diabete di tipo 2 ha dei precisi alert, ecco come riconoscerne l’insorgenza.
Il diabete è una patologia molto diffusa ed estremamente rischiosa: colpisce infatti milioni di persone in Italia, ed è necessario fare una doverosa opera di prevenzione per scongiurarne l’avvento. Questa patologia si distingue in due diverse ramificazioni cliniche: il diabete di tipo 1, infatti, è una malattia autoimmune, e tende a manifestarsi nella maggior parte dei casi durante l’età giovanile. Il diabete di tipo 2, invece, coinvolge una carenza pancreatica, che origina un’insufficiente produzione di insulina, o un’errata sintetizzazione della stessa.
I sintomi del diabete di tipo 2 sono ben manifesti, e occorre prestare certosina attenzione ai seguenti segnali del corpo. Prevenire l’aggravarsi della patologia, infatti, consente di tamponare il quadro clinico, e scongiura episodi acuti.
Diabete di tipo 2: ecco quali sono i sintomi più frequenti
Le principali cause dell’insorgenza del diabete di tipo 2 sono principalmente:
- obesità o forte sovrappeso
- stile di vita sedentario
- fattori genetici
- età avanzata (circa oltre i 40 anni)
- dieta squilibrata e poco salutare
La combinazione di questi fattori, o anche solo la preponderanza di uno di essi può portare ad una diagnosi di diabete. Il corpo, come spesso accade, anticipa i referti specialistici e ci manda dei segnali inequivocabili di malessere.
Per identificare una potenziale affezione da diabete di tipo 2, infatti, dobbiamo prestare particolare attenzione alla sensazione della sete, specialmente dopo i pasti. Una ricorrente polidipsia, ovvero l’aumento dello stimolo a bere, è il principale indicatore del diabete. Questa casistica, in combinazione con una minzione più frequente, offuscamento della vista e stanchezza sistematica, sono alert da non sottovalutare. Attenzione anche alle piccole ferite, apparentemente innocue: se si rimarginano più lentamente del solito, non è affatto un buon segnale.
Diabete di tipo 2: come correre ai ripari?
Innanzitutto, in presenti dei sintomi succitati è necessario rivolgersi tassativamente ad uno specialista, che saprà delineare la condizione clinica del nostro organismo. In secondo luogo, senza entrare in merito ai farmaci dedicati alla patologia, è consigliabile prestare particolare attenzione all’alimentazione.
Bisogna infatti cercare di introdurre alimenti a basso carico glicemico, e ridurre l’indice glicemico dei pasti. L’ideale è introdurre nella dieta cibi ricchi di fibre, accantonando drasticamente quelli raffinati ed eccessivamente lavorati. Alt anche a succhi di frutta, bevande alcoliche e gassate; anche la frutta eccessivamente zuccherina può rivelarsi deleteria per la salute.
Occorre infine monitorare costantemente l’indice glicemico nel sangue tramite l’apposita strumentazione portatile, oppure esami del sangue a cadenza costante. Contrastare il diabete di tipo 2 si può: è però necessario il consulto con uno specialista, che saprà indicarci il tipo di dieta e le analisi più appropriate per noi.