Insalata Poke, fate molta attenzione: ecco perché può essere pericolosa

Le mode alimentari a volte possono riservare grossi rischi per la salute: è il caso dell’ insalata poke, amatissima dai più giovani.

insalata poke
insalata poke (fonte pexels)

Nello scenario di una globalizzazione sempre più estesa e palese, è inevitabile venire a contatto con le culture alimentari di tutto il mondo. Ciclicamente, i guru del food propongono nuove tendenze, che in seguito spopolano in ristoranti e take-away. Anni fa la cucina tipica cinese ha spopolato in tutta Italia; è stato poi il turno del kebab e del sushi; passando anche per la passione per il ramen ed il cous-cous.

La cucina etnica ha certamente numerose attrattive, e sempre più utenti approcciano con curiosità a nuovi piatti e pietanze. Non c’è nulla di sbagliato nel deviare ogni tanto dal regime alimentare mediterraneo: variare l’alimentazione è sempre una pratica sana e stimolante per l’organismo. In alcuni casi, però, occorre porre particolare attenzione, come nel caso dell’ insalata poke: le intossicazioni alimentari potrebbero essere dietro l’angolo!

Insalata poke: sì o no? Ecco tutte le risposte

insalata poke
insalata poke (fonte pexels)

Il poke è una tipica ricetta hawaiana, assurta agli onori dei ricettari internazionali attorno agli anni ’70. La ricetta originale prevedeva la preparazione di un piatto unico – servito anche a guisa di antipasto -, a base di pesce crudo, pollo, kimchi, alghe marine e sale. In seguito, il Giappone si è appropriato del poke, inserendo ingredienti come le alghe fresche, salsa di soia, cipolle verdi e olio di sesamo.

Attualmente, le insalate poke prevedono una preparazione solitamente a base di pesce crudo, verdure fresche di diverse consistenze, alghe, noci e condimenti a piacere. Questo piatto dal sapore esotico rappresenta una vera bomba di vitamine e proteine, e viene spesso servito in una ciotola rotonda che porta l’appropriato nome “bowl”. Le insalate poke sono la soluzione perfetta per le pause pranzo durante le calde giornate estive, e rappresentano anche un escamotage perfetto per mantenere la linea, senza rinunciare al gusto e alla sensazione di sazietà.

Occhio alle intossicazioni alimentari

Ci sono però alcuni rischi connessi al loro consumo: come ben sappiamo, se il pesce viene consumato crudo, dev’essere scrupolosamente trattato. I prodotti ittici più comunemente impiegati nella preparazione dei poke sono il tonno ed il salmone: essi necessitano di essere assolutamente freschi, di qualità e ben conservati. Il ristorante responsabile della preparazione, infatti, deve abbattere la temperatura del pesce prima di servirlo, e una procedura frettolosa o poco accurata ne può compromettere la qualità. In questo caso, si rischia davvero grosso: si può infatti incorrere in incresciose intossicazioni alimentari. I parassiti Anisakis, ad esempio, possono provocare vomito e nausea, provocando in seguito una spiacevole risposta granulomatosa, simile al morbo di Crohn.

Occorre perciò controllare con scrupolo i locali che preparano le nostre insalate poke preferite: ultimamente sono stati ritirati parecchi lotti di pesce contaminato con monossido di carbonio e mercurio. Verificate perciò attentamente la provenienza dei prodotti ittici che vi apprestate a consumare: con la salute non si scherza!

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