È un modo comodissimo per pagare e prelevare, il bancomat. Attenzione però al suo utilizzo: sono in arrivo strette ispezioni a tappeto
È uno dei metodi di pagamento più usati, quello del bancomat. Pratico ma soprattutto veloce, consente di saldare in poco tempo senza dover pensare a soldi in carta e a monetine, poco pratiche e soprattutto sempre alla rinfusa nel portafoglio. La tecnologia, poi, li ha resi addirittura contactless: se l’importo è sotto una certa cifra, basta avvicinare la carta al POS e il pagamento si conclude senza PIN.
Sempre grazie al bancomat possiamo prelevare dal conto corrente in qualsiasi momento della giornata con facilità e in pochi secondi. Attenzione, però, al numero di prelievi che effettuate: una anormalità potrebbe creare sospetti. Stanno infatti per partire i controlli: ecco chi viene attenzionato.
Bancomat: controlli a campione delle attività svolte
Le manovre tra cui la stretta del governo sui bancomat e le carte di credito sono finalizzate all’aiuto delle famiglie in difficoltà. Il rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità, infatti, ha portato lo Stato a pensare forme di bonus e di sostegno per chi si trova in situazioni economiche non facili. Questo, però, comporta anche un ampio lavoro sulla lotta all’evasione fiscale: sono in aumento sia i controlli, sia le sanzioni per chi viola la legge.
Oltre ai classici controlli del rispetto dei requisiti per l’accesso ai diversi bonus, è in arrivo un giro di vite anche per quanto riguarda bancomat, carte di credito e conti correnti. Il Fisco, infatti, potrà svolgere controlli in merito alle abitudini economico-finanziarie delle persone, relative soprattutto ai prelievi. Il parametro a cui presterà più attenzione è la media dei prelievi effettuati da un singolo negli anni. Se questa è troppo alta, rispetto a un periodo di tempo ristretto, o se è troppo bassa rispetto alla tipologia di vita e di lavoro della persona potrebbero scattare allarmi e segnalazioni di casi sospetti.
L’obiettivo è scovare coloro i quali evadono le tasse e le leggi o, ancora peggio, hanno attività di riciclaggio di denaro. Sembra che il governo stia istituendo una sorta di anagrafe dei conti correnti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze con quello dell’Innovazione Tecnologica, in una mossa di controllo e analisi mai fatte prima d’ora in Italia. Evadere le tasse e far circolare denaro in nero, quindi, sarà ancora più difficile e più facilmente tracciabile: la lotta all’evasione è aperta.