Siete sicuri che la pasta sul vostro piatto sia prodotta con grano italiano? Ecco i nomi dei marchi da scegliere con fiducia.
Quante volte prestiamo attenzione alla tracciabilità dei prodotti che inseriamo nel carrello della spesa? Molto sovente non facciamo caso alla provenienza del nostro cibo, ma tale informazione è ritenuta di vitale importanza. Un acquisto consapevole è una scelta ben precisa ed orientata, e dal 2018 tutti i produttori di pasta sono obbligati a riportare nell’etichetta la provenienza del grano duro con cui è composta.
Tale normativa doveva cambiare ad aprile 2020, ma l’obbligo è stato prorogato fino a dicembre 2021. Se risulta sin troppo facile individuare i marchi con grano made in Italy – i produttori lo sbandierano infatti con fierezza sulle confezioni -, ci sono dei brand assolutamente insospettabili. Vediamo la lista nera delle paste di grano duro.
Pasta di grano duro: come sceglierla consapevolmente
Ecco dunque l’elenco di marchi che utilizzano esclusivamente grano di origine italiana. In primis troviamo il colosso mondiale Barilla, che per la pasta destinata al pubblico italiano utilizza solo materie prime provenienti dal Belpaese. Segue la casa di produzione Agnesi, assieme alla concorrente Divella e a Rummo, solitamente prescelto dagli estimatori della buona pasta al dente.
Anche Voiello, Granoro e Pasta Amato utilizzano esclusivamente prodotti da filiera 100% italiana, e rappresentano quindi una garanzia incontestabile. Sebbene i prodotti da discount o i marchi delle grande catene di distribuzione passino spesso in sordina, è una piacevole sorpresa annunciare che alcuni di essi sono completamente made in Italy. Si tratta dei brand Conad con la selezione “Verso Natura”, la linea “Tre Mulini bronzo” di Eurospin, Despar Premium e la linea Fior Fiore di Pasta Coop.
Ecco invece gli insospettabili, i marchi che utilizzano sia grano proveniente dall’Italia, che da Paesi interni o esterni all’Unione Europea. De Cecco in primis: sebbene la sua pasta sia uno dei prodotti di più largo consumo sulle tavole degli italiani, il suo mix di grano proviene da Italia, Arizona e California. Anche Garofalo utilizza materie prime provenienti da Australia, Francia, Grecia, Stati Uniti e Canada.
Anche gli ultimi eventi in corso sottolineano l’importanza di rafforzare l’economia del Paese e di puntare su acquisti sempre più mirati e consapevoli. Di norma, è sufficiente leggere con attenzione quanto riportato sulle etichette delle confezioni di fusilli, penne e spaghetti, per verificare senza ombra di dubbio la provenienza delle materie prime.