L’attore e regista romano Claudio Amendola ha in serbo brutte notizie: il destino del suo progetto è davvero incerto.
Il rodato attore laziale Claudio Amendola rappresenta indubbiamente una pietra miliare del cinema italiano. Ha militato in innumerevoli pellicole, collaborando con registi del calibro di Ricky Tognazzi, Carlo Vanzina, Marco Risi, Paolo Virzì e Vincenzo Salemme, solo per citarne alcuni.
Dopo gli sfolgoranti anni degli esordi nel mondo della recitazione, Claudio Amendola si è cimentato dietro alla macchina da presa, curando la regia di blockbuster come il recente “I cassamortari“, e la fiction RAI “Nero a metà“. Nelle ultime ore l’attore ha messo al corrente i suoi numerosi fan del destino della sua serie poliziesca su RAI 1: gli esiti sono del tutto incerti.
Carlo Amendola su “Nero a metà”: la decisione non spetta a lui
“Nero a metà”, gioiellino di stampo poliziesco ambientato in uno dei rioni della capitale, accompagna le prime serate degli aficionados dall’ormai lontano 2018. Il burbero ispettore Carlo Guerrie è ormai una figura di riferimento per gli spettatori della fiction, giunta ormai alla sua terza stagione.
I risultati dello share parlano chiaro: la scorsa puntata ha segnato il 22,22% nel primo episodio, sforando il 25,10% durante il secondo, annoverando così bel 4.623.000 telespettatori medi. Un notevole risultato, se paragonato ai riscontri di ben più pubblicizzati reality e programmi di intrattenimento. Claudio Amendola risulta attualmente occupato nelle riprese della nuova serie targata Mediaset “Il Patriarca“. Tale nuovo prodotto cinematografico dovrebbe essere varato sulla rete ammiraglia, e proseguire per ben 3 stagioni in programma.
Intervistato dal settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni”, l’attore ha raccontato dei suoi progetti futuri, ipotizzando anche il futuro dell’ormai consolidato “Nero a metà”. “Siamo nelle mani della RAI“, ha esordito l’attore, “Anzi, la verità è che siamo nelle mani del pubblico. Con questi nuovi episodi si va a chiudere la trilogia che racconta la storia di Clara”. Sembra perciò che saranno i vertici di Viale Mazzini a decretare il proseguimento, oppure la soppressione, della fiction. Claudio Amendola ha anche dichiarato che, in caso di un futuro rinnovo, “Siamo pronti a inventarci qualunque altra avventura!“.
Tempi incerti, quindi, per i fan dell’ispettore Carlo Guerrieri e del suo entourage: saranno i piani alti dell’emittente a decretare la sorte delle mini-serie di RAI 1. Attendiamo quindi con ansia un comunicato definitivo da parte dell’Ufficio Stampa della rete.