Fisco, controlli in corso: massima attenzione a questi errori banali, potrebbero costare CARISSIMI

In fase di compilazione della dichiarazione dei redditi si commettono errori banali per semplice distrazione, che il Fisco sanziona mediante controlli automatizzati. 

Fisco Errori
Occhio agli errori in dichiarazione

La compilazione della dichiarazione dei redditi è uno dei momenti più temuti dai contribuenti e dai commercialisti italiani. A fare paura non è solo l’importo delle tasse che scaturisce dalla compilazione ma anche la possibilità di commettere errori banali, magari per semplice distrazione, che poi possono costare cari.

Fortunatamente, con l’introduzione da parte dell’Agenzia delle Entrate della dichiarazione precompilata, le possibilità di errore sono state ridotte notevolmente, ma non del tutto escluse, specie poi se i redditi e le agevolazioni da prendere in considerazione sono parecchie e di diversa natura.

Alcuni erri sono ancora molti diffusi, sebben alquanto banali, continuando a riservare brutte soprese ai contribuenti, che si vedono recapitare a casa i famigerati avvisi di pagamento. Si tratta di errori che il Fisco individua facilmente grazie all’introduzione dei sistemi di controllo automatizzati. Vediamo assieme quali sono quelli più comuni.

Errori banali in dichiarazione: il Fisco non perdona

Fisco errori
Errori in dichiarazione – Screenshot Facebook

Con la precompilata, l’Agenzia delle Entrate ha reso la vita più facile ai contribuenti e ai commercialisti quando si siedono davanti al pc per compilare la dichiarazione dei redditi. Detto questo, bisogna mantenere sempre alta l’attenzione per non incorrere in stupidi errori che possono gravare sul portafogli.

Tra gli erri più diffusi c’è quello di barrare una casella sbagliata relativamente a un bonus edilizio non ammesso, oppure quello di riportare importi sbagliati relativamente a spese sanitarie o veterinaria. Accade anche di inserire importi errati circa gli interessi passivi per la prima casa sui quali il contribuente beneficia di uno sconto Irpef pari al 19%.

Sono questi gli errori più diffusi, che portato nelle casse dell’erario una cifra esorbitante di denaro. Grazie ai controlli automatizzati effettuati su oltre 40 milioni di dichiarazioni fiscali presentate nell’anno 2021 – tra Redditi, 730, Iva e Irap – l’amministrazione finanziaria ha incassato una cosa come 5,25 miliardi di euro.

Nello specifico si tratta del 38% dell’importo totale recuperato per evasione fiscale nel 2021. Importo che a sua volta ammonta a 13,8 miliardi, come evidenziato dal Def. Gli errori in questione sono principalmente di natura formale, e che nulla hanno a che fare con le vere evasioni, eppure costano cari.

Un attimo di distrazione finisce per appesantire ulteriormente gli oneri a carico dei contribuenti. Quindi massima attenzione per le dichiarazioni da presentare nell’anno 2022, sapendo già che i controlli si focalizzeranno soprattutto sui crediti d’imposta e sulle agevolazioni non spettanti o indebitamente utilizzate.

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